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2:17 pm, 27 Luglio 22 calendario

Calenda: “Se Pd prepara alleanza dopo voto con M5S non ci stiamo”

Di: Redazione Metronews
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«Se nel Pd preparano una alleanza post elettorale con i M5S, noi non ci possiamo stare. Gli interventi della direzione di ieri erano nell’ottica di dire che sono meglio i M5S che Calenda». Lo dice Carlo Calenda a Radio Anch’io.

Calenda al Pd: “Non praticabili alleanze con chi non ha votato Draghi”

Il sospetto di Calenda è che, dietro la strategia delineata da Letta alla direzione del Pd, ci sia la volontà di lasciare la porta, se non aperta, socchiusa ai pentastellati. «Per noi non sono praticabili le alleanze con chi non ha votato il governo Draghi: non so cosa facciano Bonelli e Fratoianni in una coalizione di sinistra. Non vorrei trovare una nuova alleanza con i M5S dopo le elezioni. Voglio andare fino in fondo: su questo Letta dovrebbe spendere una parola chiara dicendo che l’alleanza con i M5S non si è interrotta in questo spazio elettorale, ma è una scelta di valori diversi», ha aggiunto Calenda.

«Nessuno è costretto a nessuna alleanza e non si decide con chi stare tra fascisti e contro comunisti. Noi abbiamo spiegato come intendiamo governare il paese in modo netto, dai rigassificatori ai termivalorizzatori e anche salario minimo e lotta alle false cooperative. Tutto questo comporta un punto. Non vorrei non avessimo imparato nulla dall’esperienza Draghi. Chi promette un milione di alberi e sussidi per tutti prende in giro i cittadini italiani e poi non riesce a governare. Noi abbiamo spiegato come governare il bilancio pubblico, abbiamo aperto una discussione, alcune persone hanno aderito. Al mio amico Letta dico che nessuno è costretto a nulla. Decidi quello che vuoi fare».

Piepoli: “Si candida premier? Bravo”

Calenda è il miglior cervello sul mercato. Bravo, bisogna auto-proporsi. io sono sempre stato per l’autotutela. Chi lo fa protegge anche gli altri. E’ una formula magica”. Così il sondaggista Nicola Piepoli, riferendosi all’auto-candidatura a premier del leader di Azione.

Mannheimer: “Se si accordasse con Renzi farebbe il botto”

Per Renato Mannheimer (Istituto di ricerca sociale e di marketing Eumetra), “se Calenda si accordasse con Renzi, puntando alla nascita di un centro più strutturato, farebbe il botto. Con Toti, la Bonino e Di Maio, che il leader di Azione ha liquidato in maniera brusca, il centro potrebbe arrivare al 10-15%.
Eppure non si accordano. Come dice il politologo Roberto D’Alimonte: il centro non è un polo ma un pollaio con tanti galli dalle individualità troppo forti per trovare una intesa. Peccato, perché il rischio è perdere una occasione in termini di buon risultato elettorale e di essere determinanti quando si farà il governo”.

27 Luglio 2022
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