Milano
3:51 pm, 27 Luglio 22 calendario

Anche il maltempo blocca i treni lombardi. Danni all’agricoltura

Di: Redazione Metronews
condividi

Non bastava la chiusura del passante ferroviario di Milano, a causa di una rotaia usurata. Ci si è messo anche il maltempo, tanto desiderato ma arrivato con una violenza distruttiva tanto da abbattere alcuni alberi  sulla linea Milano Porta Genova-Mortara  all’altezza di Abbiategrasso, obbligando così alla sospensione della circolazione. Intorno all’una di notte sono intervenuti i Vigili del fuoco per rimuovere le grosse piante. Il lavoro di ripristino del traffico è affidato ora ai tecnici di Rfi. L’intervento è stato uno dei 120 effettuati nella notte dai pompieri a Milano e in tutta la città metropolitana soprattutto nella zona nord-ovest. Per via dei nubifragi e del forte vento si sono verificati allagamenti, cadute di alberi e scoperchiamenti di tetti. Alberi caduti e sottopassi allagati anche nella zona del Varesotto. Sono state numerose le richieste di intervento ai vigili del fuoco del comando provinciale di Varese. Le zone maggiormente colpite sono state Saronno, la zona intorno a Malpensa e a Luino. Ma squadre dei vigili de fuoco sono entrate in azione anche a Pavia e a Lodi.

Maltempo e grandine su vitigni e mais

Secondo un primo monitoraggio della Coldiretti Lombardia forti grandinate hanno colpito pesantemente in Oltrepo Pavese, in particolare sui vitigni nei comuni di Santa Maria della Versa e Castana, con danni fino all’80 per cento sull’uva quasi matura. Nel Bresciano si registrano devastazioni in Valcamonica con pascoli completamente distrutti dalla violenza delle tempeste; la grandine ha investito anche gli alpeggi della Val Grigna, oltre che la zona dell’alto Garda, sempre nel Bresciano, a Pertica Bassa, con gravi conseguenze su mais, zucche, zucchine e piante da frutta.
A ovest di Milano, invece – prosegue Coldiretti – una tromba d’aria e la forte pioggia mista a grandine hanno investito l’area tra il comune di Arconate e quello di Parabiago, spezzando il mais e la soia, oltre a scoperchiare le strutture agricole. Segnalazioni di danni riguardano infine i pascoli di passo San Marco in Valtellina, al confine con la Bergamasca, e le coltivazioni in campo in alcune zone della Brianza.

Ma il Po resta basso

Un maltempo che però non cambia lo stato di sofferenza idrica sul territorio: il Po  è sceso a 3,7 metri al Ponte della Becca che è rappresentativo delle criticità presenti in pianura padana dove per la mancanza di acqua – precisa la Coldiretti – è minacciata oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento. La situazione di carenza idrica riguarda anche i grandi con il Maggiore che ha appena il 15% di riempimento dell’invaso e quello di Como con appena il 2,4% mentre nelle zone a valle serve l’acqua per irrigare le coltivazioni, e persino il Garda è pieno poco meno di un terzo.

27 Luglio 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo