5:09 pm, 26 Luglio 22 calendario

Il Piemonte perde per strada il 33% dell’acqua. E la pioggia fa danni

Di: Redazione Metronews
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In Piemonte la media regionale della dispersione idrica è del 33%. A renderlo noto, l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, nel corso di una conferenza stampa. «A seconda dei territori – ha spiegato – abbiamo situazioni ottimali e situazioni insufficienti. Più l’ente gestore della rete idrica è grande, e accorpa più Comuni, più ha forza e investimenti maggiori, quindi ha meno problemi. Abbiamo fatto una mappatura precisa che risale al 2019: le aree montane sono le più difficili da gestire e hanno una dispersione maggiore, quelle di pianura sono più facili e hanno una situazione migliore. Più si sale in montagna più le percentuali di perdita d’acqua aumentano anche fino al 60 %, più si scende più diminuiscono anche al 20. Occorre lavorare sugli acquedotti più vecchi di 50 anni». Complessivamente, dal 2020 al 2026, ha spiegato ancora Marnati, «l’investimento sulle reti idriche sarà di 486 milioni di euro. Un investimento molto importante, che comprende tutte le opere che ogni Ato ha chiesto all’interno del Pnrr e ci aspettiamo che a breve ci diano una risposta. Sei anni per limitare al minimo le perdite nei nostri acquedotti, che hanno bisogno di tanta manutenzione. I contributi a fondo statale sono 165 milioni, il cofinanziamento dei cittadini attraverso le tariffe dell’acqua è di 321 milioni».

Troppa acqua dal cielo ma la siccità resta

L’emergenza siccità poi non molla: «Nonostante le piogge la situazione non è affatto rosea e in alcune zone si sta di nuovo facendo la distribuzione d’acqua in autobotti». Ma quell’acqua insufficiente a sconfiggere la siccità è bastata comunque a fare danni. Nel Vercellese il maltempo ha danneggiato il mais mentre nel Cuneese ad essere colpiti sono stati principalmente i vigneti. Il forte vento, poi, ha sradicato alberi, scoperchiato tetti delle cascine e, soprattutto nel Saluzzese, i grossi chicchi di grandine hanno distrutto vari parabrezza delle auto. Lo hanno sottolineato Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale: «In particolare, la grandine in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno».

26 Luglio 2022
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