Venezia 2022
3:03 pm, 26 Luglio 22 calendario

Cinque i film italiani in concorso a Venezia

Di: P.P.
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CINEMA Alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia su 23 film in concorso, 5 saranno gli italiani in concorso. Ad annunciarlo, il direttore artistico Alberto Barbera. Ci sarà Gianni Amelio con Il signore delle formiche, interpretato da Luigi Lo Cascio e Elio Germano (per Amelio si tratta della sesta volta al Festival: debuttò al Lido 39 anni fa con Colpire al cuore e vinse il Leone d’Oro nel 1998 con Così ridevano); ci sarà Emanuele Crialese (al suo terzo giro a Venezia: il regista non rilasciava un film da Terraferma, che 11 anni fa gli valse il secondo dei suoi Leoni d’Argento),con L’immensità nel cui cast spicca Penelope Cruz; ci sarà per la seceonda volta Luca Guadagnino che per il suo Bones and all ha scelto un cast internazionale con, alla guida, Timothée Chalamet; seconda volta al Festival anche per Susanna Nicchiarelli che per Chiara punta su Margherita Mazzucco, Carlotta Natoli e Luigi Lo Cascio; e ci sarà Andrea Pallaoro (anche lui al secondo giro) e la sua Monica con Trace Lysette e Patricia Clarkson.

Nella sezione Orizzonti debutta Elodie in Ti mangio il cuore

In concorso nella sezione Orizzonti arriva Ti mangio il cuore diretto da Pippo Mezzapesa,
con protagonisti Elodie, al suo esordio cinematografico, e Francesco Patanè.

Ad aprire la sezione ci penserà Princess di Roberto De Paoli con Glory Kevin, Lino Musella, Sandra Osagie, Salvatore Striano e Maurizio Lombardi. Princess è una giovane clandestina nigeriana che vende il proprio corpo ai margini di una grande città. Come un’amazzone a caccia, si muove in una pineta che si estende fino al mare, un bosco incantato in cui rifugiarsi, nascondersi dalla vita, guadagnarsi il pane quotidiano. Per sopravvivere deve fiutare l’odore dei soldi, schivare pericoli e sentimenti, un cliente dopo l’altro, senza soluzione di continuità. Finché un giorno litiga con le amiche con cui condivide la strada e incontra un uomo che sembra volerla aiutare. Ma è soltanto da sola che Princess potrà salvarsi.

Gli italiani fuori concorso

E non è finita qui. Perché anche fuori concorso l’Italia fa la sua bella figura: dal film di chiusura di Francesco Carrozzini, The Hanging Sun, interpretato da Alessandro  Borghi, Jessica Brown Findlay e Sam Spruell, al Festival arriveranno anche Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo, Paolo Virzì Gianfranco Rosi con il documentario In viaggio su Papa Francesco (nel 2013 Sacro GRA è stato l’ultimo film italiano a ricevere il massimo riconoscimento).

Nella sezione Fuori Concorso, Virzì presenterà Siccità con Claudia Pandolfi , Silvio Orlando,  Valerio Mastrandrea, Sara Serraiocco ed Elena Lietti mentre Ghezzi e Gagliardo firmano, invece, Gli ultimi giorni dell’umanità che sarà nella sezione Fuori Concorso “Non Fiction”: un film in cui personaggi, situazioni e luoghi si accampano nel vissuto di un’umanità che è al contempo colei che vede e la cosa vista.

Poi c’è Margini di Niccolò Falsetti, unico film italiano in competizione alla Settimana Internazionale della Critica e, come Evento speciale, il cortometraggio La bambola di pezza di Nicola Conversa con Claudia Gerini, progetto vincitore del contest La realtà che non esiste sul tema dell’adescamento on-line.

Insomma, un’edizione che riporta il cinema italiano in primo piano.

I film internazionali al Festival di Venezia

Sul “versante internazionale”, arrivano dalla Francia cinque titoli: Saint Omer di Alice Diop, Athena di Romain Gavras, Les miens di Roschdy Zem, Les enfants des autres di Rebecca Zlotowski e Un couple dello statunitense Frederick Wiseman, già Leone d’Oro alla carriera nel 2014, di nuovo in concorso dopo cinque anni misurandosi per la prima volta con la fiction.

Cinque anche i titoli statunitensi: l’apertura sarà affidata a White Noise di Noah Baumbach al quale seguiranno The Whale di Darren Aronofsky (Leone d’Oro nel 2008 con The Wrestler e già Presidente di Giuria nel 2011), Blonde di Andrew Dominik (a dieci anni dall’ultimo film di fiction, Cogan – Killing Them Softly), Tàr di Todd Field (inattivo da Little Children del 2006), All the Beauty and the Bloodsheed di Laura Poitras (Oscar per Citizenfour, porta l’unico doc in concorso).

Due i registi che arriveranno dall’Iran, Vahid Jalilvand con Shab, Dakheli, Divar (promosso in Concorso dopo essere stato a Orizzonti nel 2017) e Jafar Panahi con Khers Nist (già Leone d’Oro nel 2000 per Il cerchio).

Due i latinoamericani: Alejandro González Iñárritu con Bardo (per il regista questa è la terza volta in gara) e Santiago Mitre con Argentina, 1985. Un solo giapponese, Koji Fukada con Love Life, l’unico proveniente dall’estremo oriente.

Tra i britannici, il ritorno di Martin McDonagh con The Banshees of Inisherin (a Venezia nel 2017 con Tre manifesti a Ebbing, Missouri) e gli esordi di Joanna Hogg con The Eternal Daughter e l’Oscar Florian Zeller per The Son con Hugh JackmanLaura Dern, Vanessa Kirby e con Anthony Hopkins.

Nella sezione Orizzonti Extra le Scarpe Rosse di Eichelmann

Alla Mostra del Cinema di Venezia in concorso nella sezione Orizzonti Extra, arriva anche Red Shoes, il film drammatico diretto da Carlos Kaiser Eichelmann e interpretato da Eustacio Ascacio, Natalia Solian, Phanie Molina, Jeorgina Tábora Rosa Irine Herrera.

Il titolo nasce da un elemento simbolico, le scarpe rosse, che rappresentano la lotta contro ogni tipo di abuso di genere e la denuncia contro la violenza sulle donne. Il movimento risale al 2009, quando l’artista messicana Elina Chauvet realizzò un’installazione artistica di scarpe rosse esposta nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, nei palazzi del potere, in risposta all’ondata di femminicidi di quel periodo in Messico. Nel 2020 un gruppo di attivisti ha dipinto 300 paia di scarpe rosse e indetto uno sciopero di 24 ore, in cui le donne si sono assentate dai luoghi di lavoro e dalla vita pubblica, utilizzando l’hashtag #UnDiaSinNosotras.

Le registe e gli attori selezionati per i film in concorso

Cinque le registe selezionate, un in più rispetto alla scorsa edizione: Diop, Hogg, Nicchiarelli, Poitras, Zlotowski.

Tra gli interpreti tornano a gareggiare per la Coppa Volpi femminile la detentrice in carica Penélope Cruz per L’immensità, Cate Blanchett per Tàr (già vincitrice nel 2007 per Io sono qui), Vanessa Kirby per The Son (due anni fa trionfò con Pieces of a Woman), mentre tra gli attori cercano il bis Luigi Lo Cascio per Il signore delle formiche (a ventuno anni da Luce dei miei occhi) e Adam Driver per White Noise (nel 2014 la vinse con Hungry Hearts).

The Banshees of Inisherin, un film di Martin McDonagh. Il film sarà presentato in anteprima alla 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il prossimo 5 settembre 2022.

In anteprima mondiale il film di Martin McDonagh

Ambientato su un’isola al largo della costa occidentale dell’Irlanda, The Banshees of Inisherin di Martin McDonagh sarà presentato in anteprima mondiale a Venezia. Il film, girato sulle isole Inishmore e Achill, sulla costa occidentale dell’Irlanda, è interpretato da Colin Farrell e Brendan Gleeson, che si riuniscono a McDonagh dopo In Bruges – La Coscienza dell’Assassino, oltre che da Kerry Condon e Barry Keoghan. La colonna sonora è composta da Carter Burwell.

L’appello di Barbera alla libertà

Il direttore artistico, Alberto Barbera, sottolineando l’importanza che il cinema non dimentichi la realtà ha annunciato che questa edizione del Festival non potrà dimenticare la guerra in Ucraina con una serie di eventi che saranno noti nei prossimi giorni. Perché, afferma Barbera, «la libertà è fondamentale». Ne è un esempio il regista Jafar Panahi condannato a 6 anni di carcere per una condanna del 2010. Era stato arrestato l’11 luglio con l’accusa di aver girato un film critico nei confronti del regime che governa il paese e dopo essersi recato alla procura di Teheran per avere aggiornamenti sul caso di un altro regista arrestato, Mohammad Rasoulof.

«Mascherina raccomandata anche se non richiesta»

«Mentre ormai la legge prevede che nei cinema, nei teatri e ai concerti si vada senza mascherina, al Lido noi ne raccomanderemo l’uso, anche se naturalmente la mascherina non sarà richiesta». Lo sottolinea il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, che ha anche anticipato che quest’anno la Biennale si presenterà con sostanziali novità agli avventori del Lido, «sia dal punto di vista dell’accoglienza dei giornalisti, sia come capacità di sale per la visione dei film: ma non anticipo i dettagli, lascerò che li scopriate da soli».

Red carpet affollato di star internazionali

Cade, dunque, il muro anti-covid davanti al palazzo del Cinema e c’è chi scommette su un record di presenze politiche a due settimane dal voto. Quello che è certo è che ci sarà un red carpet affollato come non mai, e non solo di star di Hollywood. Adam Driver, Penélope Cruz, Javier Bardem, Adrien Brody, Laura Dern, Cate Blanchett e Timothée Chalamet, presenze delle ultime edizioni, sfileranno di nuovo sul tappeto rosso del Lido, da quest’anno non più oscurato dal “muro” installato per impedire gli assembramenti dei fan e dei curiosi ai tempi del Covid.

Grande attesa per la conturbante Bond girl Ana de Armas, protagonista di Blonde, il film di Andrew Dominique sull’icona Marilyn Monroe, che arriverà in Laguna con una nutrita pattuglia stellare che annovera, tra gli altri, Tilda Swinton, Colin Farrell, Hugh Jackman, Anthony Hopkins, Willem Dafoe e Sigourney Weaver, Greta Gerwig, Don Cheadle, Raffey Cassidy, a cui si aggiungono il regista Paul Schrader Leone d’oro alla carriera e la diva francese Catherine Deneuve, Leone d’oro alla carriera

Alla Mostra del Cinema anche sei registi vincitori del Premio Oscar: Alejandro G. Iñárritu, Martin McDonagh, Laura Poitras, Oliver Stone, Frederick Wiseman e Florian Zeller.

Le attrici e gli attori italiani al Lido

Tanti gli attori italiani: Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Leonardo Maltese, Sara Serraiocco, Chiara Mastroianni, Alessandro Borghi, Claudia Pandolfi, Silvio Orlando, Valerio Mastrandrea, Monica Bellucci, Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli, Benedetta Porcaroli Giovanna Mezzogiorno.

Gli ospiti politici tra un film e l’altro

Oltre alle presenze istituzionali previste per l’inaugurazione del 31 agosto del Festival del Cinema di Venezia, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Cultura Dario Franceschini attesi come negli ultimi anni, il red carpet, vista la concomitanza con la campagna elettorale, oltre ad una lunga carrellata di film, potrebbe riservare qualche sorpresa con ospiti del mondo della politica. C’è già, ad esempio, chi scommette sull’arrivo del leader della Lega Matteo Salvini, già presente da spettatore due anni fa al Lido: quest’anno agli inizi di settembre potrebbe tornare di nuovo, magari per assistere al docufilm Franco Zeffirelli, conformista ribelle diretto Anselma Dell’Olio , in concorso nella sezione Venezia Classici, e prodotto dalla sua fidanzata, Francesca Verdini. I riflettori sempre accesi sui dodici giorni della Mostra, potrebbero in effetti trasformare il Lido in una ghiotta tappa della campagna elettorale per diversi leader di partito.

I documentari su Franco Zeffirelli  e Sergio Leone

Parentesi politica a parte, il documentario di Anselma Dell’Olio omaggia Zeffirelli con contributi d’autore: parlano di lui Giancarlo Gianni, Roberto Bolle, Jeremy Irons e, tra gli altri, Adriana Asti. Tra i documentari in concorso c’è anche quello di Francesco Zippel intitolato Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America su un altro mito del cinema, Sergio Leone.

Info su https://www.labiennale.org/it/cinema/2022

P.P.

 

 

26 Luglio 2022
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