Torino
5:13 pm, 25 Luglio 22 calendario

Parte il Climate Social Camp ma senza Greta Thunberg

Di: Redazione Metronews
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Lunedì mattina, poco dopo l’alba, due attiviste di Extinction Rebellion, utilizzando una scala lunga 10 metri, sono salite sul balcone del Palazzo della Regione in piazza Castello e hanno appeso un grande striscione con scritto “Benvenuti nella crisi climatica. Siccità, è solo l’inizio”. Poi si sono incatenate alle ringhiere e hanno atteso l’arrivo delle forze dell’ordine. Extintion Rebellion, con Fridays for Future fondato da Greta Thunberg e tutti i collettivi cittadini che si battono contro la crisi climatica, parteciperà, nel corso della settimana, alle attività del Climate Social Camp, al parco della Colletta, che si apre oggi. «Sono qui perché la giunta regionale in questi anni ha ripetutamente denigrato la comunità scientifica e i suoi cittadini – ha spiegato una delle due attiviste – questa siccità è un effetto della crisi climatica ed ecologica, causata dall’attività umana. La Giunta Cirio si attivi per adottare misure preventive e sistemiche per contrastarla rapidamente».

Greta assente per motivi logistici

Diversamente da quanto annunciato Greta Thunberg non interverrà  al meeting, per problemi logistici. Sarà comunque in collegamento. «Greta è vista come un simbolo ma è un’attivista come tante altre – hanno spiegato i responsabili di Fff – è vero che è stata lei a promuovere la nascita del movimento ma in giro per il mondo ci sono tanti altri attivisti che non possono essere presenti per motivi diversi, ad esempio perché impossibilitati a ricevere il visto di uscita dai loro paesi, e sono tutti dispiaciutissimi. Interverranno comunque da remoto alle nostre iniziative e questo ci rende ancora più forti nel proseguire la nostra lotta contro la crisi climatica».

L’agenda di Fridays For Future

«I prossimi mesi saranno molto importanti, si voterà per il rinnovo delle Camere, si eleggeranno coloro che ci guideranno per i prossimi 5 anni, per questo, da un lato, dobbiamo chiedere a chi ha il potere di assumersi le proprie responsabilità. Dall’altro, tutti noi, come società civile e come movimenti, dobbiamo cercare di stimolare un cambiamento anche negli stili di vita».  Così i rappresentanti del Fridays for Future, in apertura del meeting. «Il 23 di settembre, due giorni prima delle elezioni, ci sarà il Global Strike dei Fridays e sarà un momento importantissimo al quale ci dobbiamo preparare con impegno cercando di immaginare un futuro alternativo», hanno aggiunto presentando gli appuntamenti di questi giorni, articolati in incontri, dibatti e sessioni plenarie sia al Campus universitario Einaudi, sia al parco della Colletta dove sarà ospitato il migliaio circa dei giovani attesi ai due eventi da 45 Paesi. «Altro tema centrale per noi – hanno proseguito – è la decolonizzazione, questione di cui spesso si parla ma altrettanto spesso non ci si assume le proprie responsabilità. Siamo tutti nello stesso mare ma non tutti sulla stessa barca – hanno osservato – per questi crediamo che i paesi occidentali debbono impegnarsi a dare sempre più spazio a tutti gli attivisti che in giro per il mondo si battono e rischiano tantissimo per smascherare contraddizioni che ci travolgono. Una delle più grandi delusioni della Cop26, infatti, è stata la battaglia sui fondi da mettere a disposizione dei paesi in difficoltà e impoveriti».

25 Luglio 2022
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