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11:04 am, 22 Luglio 22 calendario

C’è l’accordo Kiev-Mosca sul grano, 1,2 mld di chili per l’Italia

Di: Redazione Metronews
Grano alle stelle
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Crisi del grano, c’è la svolta con l’accordo Kiev-Mosca. Nel 149esimo giorno di guerra in Ucraina,  ad Istanbul sarà firmato oggi quello che dovrebbe essere il primo vero accordo sui corridoi per l’esportazione di cereali e la prima intesa tra Mosca e Kiev dall’inizio della guerra. E torna ai livelli precedenti l’attacco russo in Ucraina il prezzo del frumento nel giorno dell’accordo tra Mosca e Kiev che sblocca le esportazioni attraverso i porti sul Mar Nero. Il grano tenero viene scambiato a 784,5 dollari per ogni singola unità contrattuale da 5mila staia (-2,64%), come lo scorso 16 febbraio, una settimana prima dell’attacco di Mosca a Kiev. Analoga la dinamica del grano duro (-2,32% a 841,25 dollari per 5mila staia), poco sotto la chiusura dello scorso 18 febbraio.

Crisi del grano, c’è la svolta con l’accordo Kiev-Mosca

La firma dell’accordo avviene separatamente: l’Ucraina ha firmato la sua parte con la Turchia e l’Onu. Il documento è stato siglato dal ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, dal ministro della Difesa turco Hulusi Akar e dal segretario generale dell’Onu António Guterres. Ora manca solo la firma della delegazione russa guidata dal ministro della Difesa, Sergei Shoigu.

L’accordo prevede l’istituzione di un centro di controllo a Istanbul, composto da funzionari delle Nazioni Unite, turchi, russi e ucraini, che gestiranno e coordineranno le esportazioni di grano. Le navi saranno ispezionate per assicurarsi che trasportino cereali e fertilizzanti e non armi. L’accordo prevede inoltre il passaggio sicuro delle navi.

Coldiretti: in Italia arriveranno 1,2 mld di chili di mais e grano

Via libera all’arrivo in Italia di quasi 1,2 mld di chili di mais per l’alimentazione animale, grano tenero per la panificazione e olio di girasole dall’Ucraina grazie all’accordo sulle esportazioni di cereali ed altri prodotti alimentari raggiunto tra Kiev e Mosca. È quanto stima la Coldiretti nel commentare positivamente gli effetti della firma dell’accordo raggiunto tra Nazioni Unite, Turchia, Ucraina e Russia per assicurare i traffici commerciali nei porti del Mar Nero, sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero 2021.

L’Ucraina, sottolinea la Coldiretti, nonostante il calo dei raccolti resta uno dei principali produttori e rappresenta il 10% del commercio mondiale di frumento tenero destinato alla panificazione ma anche il 15% del mais per gli allevamenti. L’accordo raggiunto per la ripresa del passaggio delle navi cariche di cereali sul Mar Nero è importante per salvare dalla carestia quei 53 Paesi dove la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione ma anche per i Paesi più sviluppati costretti ad affrontare una crescente inflazione spinta dal carrello della spesa e favorita dalla crisi energetica ma anche dai cambiamenti climatici che con caldo e siccità hanno tagliato i raccolti.

22 Luglio 2022
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