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5:43 pm, 21 Luglio 22 calendario
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Lascia la figlia di 16 mesi sola in casa. La trova morta

Di: Redazione Metronews
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«Sapevo che poteva andare così», cioè che la bambina sarebbe potuta morire. È quanto avrebbe detto, per sommi capi, alla polizia la donna di 37 anni fermata ieri notte per omicidio volontario della figlia di 16 mesi, Diana. Per gli investigatori, la donna avrebbe lasciato la bimba di un anno e mezzo da sola in casa per 6 giorni consecutivi, cioè, da giovedì della scorsa settimana fino all’alba di ieri mattina. E quando ha fatto ritorno nell’appartamento in via Parea 16, in zona Ponte Lambro a Milano, l’ha trovata senza vita.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la donna, A.P., 36 anni, italiana e incensurata, si sarebbe allontanata da casa per seguire il compagno in provincia di Bergamo, lasciando la bambina, figlia di un’altra relazione, da sola. Nei sei giorni di assenza, la donna sarebbe anche passata da Milano per accompagnare il compagno che doveva svolgere delle commissioni di lavoro, senza però verificare le condizioni della piccola. All’uomo avrebbe detto che la piccola era al mare con la sorella.

Durante l’interrogatorio, la donna avrebbe ammesso di aver lasciato a casa da sola la figlia già altre volte, specie nei fine settimana. A dare l’allarme, ieri, era stata una vicina di casa a cui la madre, rientrata dopo 6 giorni, si sarebbe rivolta chiedendo di chiamare i soccorsi. La donna, ora in cella, da quanto si è saputo, interrogata nella notte, avrebbe spiegato a inquirenti che giovedì scorso avrebbe lavato e cambiato la piccola e le avrebbe lasciato, a fianco del lettino da campeggio dove è stata ritrovata senza vita, un biberon con il latte, per poi recarsi a Leffe (Bg), dal suo attuale compagno. Secondo i primi accertamenti la piccola sarebbe morta per stenti e mancanza del necessario accudimento. La donna, durante l’interrogatorio, non ha mai pianto nè perso il controllo ed è apparsa lucida nella ricostruzione dei fatti.

Il sonnifero nel lettino della figlia

Durante il sopralluogo nell’appartamento, gli investigatori hanno in effetti trovato un biberon, ma anche una boccetta di “En”, una potente  benzodiazepina (cioè un sonnifero), piena a metà.  La 37enne, inoltre, ha riferito che il padre della bimba non saprebbe nemmeno di avere avuto una figlia e ha sostenuto pure che lei non si era accorta di essere incinta e di aver partorito la piccola in una casa a Bergamo, prematura, dopo 7 mesi e mezzo di gravidanza.

Accusata di omicidio volontario

La donna è stata fermata con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e premeditazione. Secondo la Questura, infatti, gli agenti della squadra mobile, nel corso del sopralluogo compiuto con gli specialisti della polizia scientifica, hanno rilevato «delle incongruenze che hanno consentito al pubblico ministero di procedere all’interrogatorio, raccogliendo dichiarazioni su un ripetuto stato di abbandono della bambina determinato dalle condotte della madre». Per chiarire le cause del decesso il magistrato ha disposto l’autopsia.

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