Milano
4:40 pm, 21 Luglio 22 calendario
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Crisi: mentre Sala attacca i parlamentari. Divisi Fontana e Moratti

Di: Redazione Metronews
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La crisi del governo Draghi invade anche la politica della Lombardia. Il primo a parlare è stato il sindaco Beppe Sala, che su Instagram  ha postato un’amara critica alla classe parlamentare: «Sono sindaco di Milano da 6 anni e ho visto passare e morire 5 Governi. A tutto c’è un limite». Il sindaco di Milano ha invitato a riflettere «sulla qualità del dibattito parlamentare delle ultime settimane. Nel mondo ci sono cambiamenti climatici spaventosi, differenze sociali che si allargano, una pandemia che ci ha messo in ginocchio, guerre che ci coinvolgono direttamente e di cosa si dibatte in Parlamento? Di concessioni balneari? Di taxi, con i partiti che si dividono per calcolo elettorale?». Per Sala quindi la domanda è: «Abbiamo ancora bisogno in questo difficilissimo XXI secolo di Camere così, di deputati e senatori senza alcuna competenza e storia professionale che sono rimasti attaccati alla sedia fino a che hanno maturato l’indennità di pensione, alcuni dei quali farfugliano in un italiano incerto? No, di tutto ciò non abbiamo più bisogno».

 Fontana: «Non c’erano le condizioni per andare avanti»

Per il presidente Attilio Fontana, invece, la responsabilità della crisi è colpa di M5s e Pd, mentre la Lega non ne avrebbe alcuna: «Io credo che ormai non ci fossero più le condizioni per proseguire» con il governo Draghi, ha detto stamane. «Forza Italia e la Lega hanno cercato una soluzione per dare un’opportunità di continuare escludendo dal governo i 5 Stelle, che erano quelli che avevano creato questa situazione, ma quest’opportunità non è stata colta», ha aggiunto. La «crisi di governo – secondo il governatore – è determinata esclusivamente dai comportamenti del Pd, che ha cercato di destabilizzare presentando delle proposte di legge assolutamente divisive, e poi dai 5 Stelle che concretamente hanno tolto il loro sostegno al governo».

Moratti: «Crisi molto dannosa per italiani»

La vede diversamente, invece, l’assessore Letizia Moratti, per la quale il governo Draghi avrebbe dovuto continuare. «Credo che questa crisi di governo sia molto dannosa per gli italiani», ha detto la vicepresidente della Regione Lombardia, «Viviamo in un momento di grande difficoltà, abbiamo una pandemia che non è ancora risolta, una guerra nel nostro continente, una crisi energetica che porta a un aumento delle bollette per tutte le famiglie e per le imprese, soprattutto quelle medio piccole e un’inflazione galoppante». Insomma «io mi sarei augurata di poter continuare ad avere un governo autorevole e forte – ha concluso  – che potesse continuare a affrontare i problemi che i cittadini e le imprese hanno», specie perché «ci troveremo ad affrontare un autunno difficile. Purtroppo così non è stato e credo che l’unica soluzione possibile sia ovviamente quella delle urne».

Una differenza di vedute, quella tra Fontana e Moratti, che rispecchia le fratture nella maggioranza del Pirellone. Un ennesimo segnale che tra il presidente Fontana e la vicepresidente Moratti le ostilità – anche in chiave elettorale – sono solo all’inizio.

21 Luglio 2022
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