Roma
6:22 pm, 20 Luglio 22 calendario
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Omicidio Muratovic, due fratelli si presentano in caserma

Di: Paolo Chiriatti
Omicidio Muratovic
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Due fratelli di 21 e 26 anni si sono presentati ieri a mezzanotte in una caserma dei carabinieri a Roma. Gli investigatori li ritengono i presunti responsabili dell’omicidio di Leonardo Muratovic, il pugile di origini croate ma nato in Italia, ucciso a coltellate nella notte tra il 16 e 17 luglio ad Anzio.

Omicidio Muratovic, due fratelli si presentano in caserma

I due presunti responsabili sono due fratelli nati in Italia ma di origine nord africana. Hanno scelto di presentarsi ai militari della stazione Gianicolense e non al commissariato di Anzio per paura di ritorsioni. La tensione e la rabbia tra gli amici della vittima è infatti fortissima. Domenica scorsa il papà di Muratovic aveva infatti accoltellato due buttafuori del Bodeguita, il locale sulla spiaggia di Anzio davanti al quale era avvenuto l’omicidio. Lo aveva fatto proprio nei pressi del commissariato di Anzio, ritenendo i due bodyguard responsabili della morte del figlio, perché lo avevano allontanato poco prima della rissa finita con la morte del 25enne.

Il più giovane dei due fratelli che ieri si sono presentati ai carabinieri ha raccontato di aver ucciso da solo Muratovic. «Mio fratello non c’entra. Non volevo uccidere. Il coltello non era mio ma di Leonardo Muratovic». È la versione che il 21enne ha fornito agli investigatori della squadra mobile e del commissariato di Anzio giunti fino a Monteverde per ascoltare i due fratelli. Chi indaga è però convinto che anche il 26enne abbia avuto un ruolo centrale nell’omicidio. Entrambi sono ora in carcere a Velletri. Lo stesso penitenziario nel quale è rinchiuso il padre di Leonardo Muratovic, con l’accusa di duplice tentato omicidio dei due buttafuori.

Il più giovane dei due fratelli è incensurato. L’altro ha dei precedenti che risalgono a dieci anni fa. Dopo aver scontato una pena alternativa presso i servizi sociali si è sposato e ha due figli. Entrambi i ragazzi lavorano in una pizzeria, sembrerebbe che anche il 21 enne praticasse il pugilato, come Muratovic. E tutti loro abitavano ad Aprilia.

Il contesto

Il delitto sarebbe maturato a causa di screzi di vecchia data tra le comitive della vittima e quella dei due fratelli. Lo scorso week end Muratovic era alla Bodeguita con la fidanzata e un’altra coppia. Quando hanno incrociato gli sguardi con il gruppo rivale sono prima volate le minacce, poi è scattata la mega rissa. I buttafuori avevano allontanato i partecipanti. Secondo gli investigatori Muratovic, pugile dilettante nella categoria pesi medi, in passato aveva spesso attaccato briga nel locale. Dopo l’omicidio in strada, in mezzo a decine di persone, gli investigatori avevano stretto il cerchio su un gruppo di cinque persone. Tra loro c’erano anche i due fratelli.

Ieri sera un gruppo di amici di Muratovic stava ricordando l’amico ucciso in centro ad Anzio quando è arrivata la notizia del fermo dei due fratelli. La comitiva ha esploso alcuni fuochi d’artificio per festeggiare.

 

 

20 Luglio 2022
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