Gas
3:01 pm, 20 Luglio 22 calendario
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Gas, Ue prepara un taglio netto ai consumi

Di: Redazione Metronews
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Sul gas l’Ue si prepara allo scenario peggiore, ovvero lo stop totale delle forniture russe. Per non farsi trovare impreparati, i Paesi Ue dovrebbero ridurre la domanda di gas del 15% tra il primo agosto 2022 e il 31 marzo 2023. È questa la proposta della Commissione europea, contenuta in un regolamento del “Piano per salvare l’inverno”, con misure per la riduzione della domanda di gas. Il nuovo regolamento darebbe inoltre a Bruxelles la possibilità di dichiarare, dopo consultazione con gli Stati membri, una “allerta dell’Unione” sulla sicurezza dell’approvvigionamento, imponendo una riduzione – la cui percentuale non è specificata nel piano dell’esecutivo Ue – della domanda di gas a tutti gli Stati. Sul tetto al prezzo del gas “il lavoro è in corso”.  Inoltre bisognerà reintrodurre temporaneamente carbone e diesel nel mix energetico nazionale per sostituire il gas. Mercoledì Bruxelles svelerà il suo piano di contingenza che sarà basato sostanzialmente sulla riduzione dei consumi.

L’impatto delle misure sull’Italia

L’Italia dovrà decidere su quali industrie energivore (ceramica, carta, vetro) si dovrà intervenire.  Certo, si tratterà di un taglio lineare, uguale per tutti, e questo potrebbe suscitare qualche polemica visto che non terrà conto degli sforzi in termini di efficientamento e risparmio avviati nell’ultimo periodo da paesi come l’Italia, riferisce una fonte diplomatica. Nel piano di emergenza vi è poi la possibilità per la Commissione su richiesta di almeno due Stati membri di dichiarare lo stato di allerta a livello dell’Ue, “in caso di rischio significativo di carenza delle forniture” che farebbe scattare “l’invito alla solidarietà”. Non si tratta di un obbligo di cessione del gas ma dell’attivazione della riduzione dei consumi. Non c’è insomma, spiega la fonte diplomatica, “nessun automatismo”, fermo restando che l’invito alla solidarietà, con accordi interregionali ad esempio, rimane in vigore e che la Commissione continuerà a stimolare gli Stati membri a stringere accordi bilaterali di solidarietà. Si chiama “piano di preparazione per l’inverno” ma la Commissione si prepara anche a una possibile non riattivazione nei prossimi giorni del gasdotto Nord Stream 1, in manutenzione, ha riferito un portavoce. “L’Italia non è messa male”, commenta una fonte diplomatica. In effetti abbiamo una buona capacità di stoccaggio, siamo già intervenuti sull’efficientamento e abbiamo diversificato molto nell’ultimo periodo. Nel dettaglio, siamo riusciti in pochi mesi a ridurre la dipendenza dal gas russo dal 40 al 25%, stringendo diversi nuovi contratti, l’ultimo portato a casa dal viaggio in Algeria del presidente Draghi di lunedì. L’accordo Ue-Azerbaigian, fresco di firma, porterà più gas all’Europa tramite il Tap, un gasdotto che si sta rivelando strategico tanto che si sta studiando a livello Ue un raddoppio, da finanziare con fondi europei in quanto “progetto di interesse comune”. Gli altri paesi, per una volta, stanno messi un po’ peggio. Se si dovesse verificare uno stop al gas russo, l’impatto negativo sul Pil sarebbe particolarmente significativo, fino al 6% per alcuni paesi dell’Europa centrale e orientale, ha annunciato oggi il Fondo monetario internazionale, in particolare Ungheria, Repubblica slovacca e Repubblica Ceca. L’Italia, invece, dovrebbe inoltre affrontare impatti significativi a causa della sua elevata dipendenza dal gas nella produzione di elettricità. Impatti che intaccheranno la produzione industriale e i consumi delle famiglie e che preannunciano un lungo inverno.

Ursula von der Leyen
Ursula von der Leyen

Von der Leyen: “La Russia ci sta ricattando ma la Ue è pronta”

“La Russia ci sta ricattando sul gas ma l’Europa è preparata”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, presentando il piano sul gas. “Non iniziamo da zero, ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo prepararci ad una interruzione integrale del gas russo. È uno scenario probabile, che andrebbe ad avere un impatto su tutta l’Unione”, ha aggiunto. “Oggi è il giorno 147 della guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Ma abbiamo visto che mesi prima della guerra la Russia teneva a un livello intenzionalmente basso l’offerta e la fornitura di gas, nonostante i prezzi alti Gazprom non ha intenzione di riequilibrare il mercato. Al contrario, ha tenuto a un livello molto basso gli stoccaggi, riducendo la fornitura per creare tensioni sul mercato e aumentare i prezzi”, ha sottolineato von der Leyen aggiungendo che “In una situazione di emergenza, una solidarietà efficace e tempestiva sarebbe notevolmente facilitata dalla presenza di accordi bilaterali di solidarietà previsti dal regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas, chiarendo gli adeguamenti tecnici, legali e finanziari per fornire gas ai clienti legalmente protetti dei paesi vicini in caso di crisi”.

20 Luglio 2022
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