crisi di governo
7:36 pm, 20 Luglio 22 calendario

Senato, sì alla fiducia. Centrodestra e M5S non votano. Gelmini: “Lascio Forza Italia”

Di: Redazione Metronews
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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha lasciato il Senato al termine delle dichiarazioni di voto sulla risoluzione su cui è stata posta la fiducia.

Il Senato ha approvato la fiducia.  I sì sono stati 95, i no 38.

Il Senato è in numero legale perché i senatori M5s erano presenti non votanti. Il centrodestra di Governo assente, FdI ha votato no.

 

Senato, sì alla fiducia

Il premier Mario Draghi aveva chiesto la fiducia al Senato sulla risoluzione presentata da Pierferdinando Casini.

A favore del premier hanno dichiarato di votare Ipf, Minoranze, Pd, Italia Viva, Leu, Italia al Centro.

M5S, Lega, Fi, Udc e Nci hanno dichiarato  di non partecipare al voto.

FdI e Alternativa hanno dichiarato di votare contro la fiducia.

Il Centrodestra: “Stupore per fiducia su risoluzione Casini”

Forza Italia, Lega, UDC e Noi con l’Italia hanno accolto con grande stupore la decisione del presidente del consiglio Mario Draghi di porre la questione di fiducia sulla risoluzione presentata da un senatore – Pierferdinando Casini – eletto dalla sinistra.
Il presidente Silvio Berlusconi questa mattina aveva comunicato personalmente al Capo dello Stato Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio Mario Draghi la disponibilità del centrodestra di governo a sostenere la nascita di un esecutivo da lui guidato e fondato sul «nuovo patto» che proprio Mario Draghi ha proposto in Parlamento. La nostra disponibilità è stata confermata e ufficializzata nella proposta di risoluzione presentata dal centrodestra di governo in Senato, spiega una nota.

Gelmini: “Lascio Forza Italia, volta spalle a italiani”

Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, ha annunciato: “Lascio Forza Italia”.  “Ho ascoltato gli interventi in Aula della Lega e di Forza Italia, apprendendo la volontà di non votare la fiducia al governo (esattamente quello che ha fatto il M5S giovedì scorso). In un momento drammatico per la vita del Paese, mentre nel cuore dell’Europa infuria la guerra e nel pieno vortice di una crisi senza precedenti, una forza politica europeista, atlantista, liberale e popolare oggi avrebbe scelto di stare, senza se e senza ma, dalla parte di Mario Draghi. Forza Italia ha invece definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini. Se i danni prodotti al Paese dalle convulsioni del Movimento 5 Stelle erano scontati, mai avrei immaginato che il centrodestra di governo sarebbe riuscito nella missione, quasi impossibile, di sfilare a Conte la responsabilità della crisi: non era facile, ma quando a dettare la linea è una Lega a trazione populista, preoccupata unicamente di inseguire Giorgia Meloni, questi sono i risultati. Questa Forza Italia non è il movimento politico in cui ho militato per quasi venticinque anni: non posso restare un minuto di più in questo partito», ha detto Gelmini.

Ue, Gentiloni: “Irresponsabili, rischio tempesta perfetta”

«Il balletto degli irresponsabili contro Draghi può provocare una tempesta perfetta. Ora è il tempo di voler bene all’Italia: ci aspettano mesi difficili ma siamo un grande Paese». Lo scrive in un tweet il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.

Gli Usa: “Leadership di Draghi essenziale”

La leadership italiana sotto la guida del premier Mario Draghi è stata essenziale nel mettere impegni ambiziosi sul clima alla COP26, nel forgiare una risposta senza precedenti dell’Ue e della Nato alla guerra della Russia in Ucraina e nel promuovere gli interessi comuni di Stati Uniti e Italia nella regione del Mediterraneo”, si legge in una nota di un portavoce del dipartimento di Stato americano, nel quale, premesso che “generalmente non commentiamo su questioni di politica interna”, si esprime “rispetto e sostegno per il processo costituzionale e lo stato di diritto”. “Il rapporto tra Italia e Stati Uniti – confermano a Washington – è forte e basato su valori condivisi, democrazia, diritti umani, libertà di espressione, prosperità economica, che ci uniscono a livello bilaterale ma anche con i partner nell’alleanza transatlantica”.

20 Luglio 2022
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