Milano
4:04 pm, 20 Luglio 22 calendario
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Bakayoko: «Gli agenti hanno messo la mia vita in pericolo»

Di: Redazione Metronews
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Dopo giorni di silenzio, il giocatore del Milan, Tiemoue’ Bakayoko, parla dell’episodio che lo ha visto protagonista con le forze dell’ordine. «Le autorità milanesi hanno comunicato che è stato un errore della polizia e che se ne sono accorti in quel momento», ha postato oggi Bakayoko la propria pagina Instagram, «Errare è umano, non ho problemi con quello. Perché non mi hanno chiesto i documenti, semplicemente comunicando?», ha aggiunto, «Perché non si sono limitati a fare un controllo degno di questo nome?».

Per il centrocampista del Milan, quando la pattuglia della polizia lo ha fermato e perquisito il 3 luglio scorso, dopo aver scambiato per un’altra persona, la sua vita è stata in pericolo: «Nel video che è stato postato sui social non si vede tutto», si legge in una delle stories, «Questa è la parte più tranquilla di quanto accaduto. Mi sono ritrovato con la pistola a un metro da me, sul finestrino lato passeggero. Hanno chiaramente messo le nostre vite in pericolo. È un errore, sapendo che non c’era certezza sui sospetti arrestati», afferma il francese.

Fontana e De Corato contro Bakayoko

A difesa degli agenti è intervenuto subito il presidente lombardo Attilio Fontana: «il protocollo è quello», ha detto, «Purtroppo è arrivata segnalazione di un suv di quel colore e con una persona che aveva le sue caratteristiche, quindi la polizia deve fermare». «Una volta accertato che non c’entra niente, grazie e arrivederci», ha aggiunto Fontana.

Più netto l’assessore regionale Riccardo De Corato: «Il calciatore, a distanza di 17 giorni dal fatto, dichiara che gli agenti hanno messo in pericolo lui e il passeggero. Venga? Puntandogli un’arma addosso. Peggio la pezza del buco!», ha dichiarato. De Corato ha poi aggiunto: «Ricordo ancora che la Questura ieri ha dichiarato che il controllo, “occorso operativo in un contesto che va l’adozione delle elevate misure di sicurezza, anche in funzione di autotutela, si è svolto con assolutamente conforme al tipo di allarme in atto”. Dunque: gli agenti hanno fatto il loro dovere». «Mi auguro che la vicenda si concluda qui, senza altre assurde polemiche o dichiarazioni», ha concluso De Corato.

Il Sap difende gli agenti

Infine, anche i sindacati di polizia si sono fatti sentire. «Siamo sorpresi dalle dichiarazioni di Bakayoko, nonostante che i fatti siano avvenuti il ​​3 luglio, ha deciso di farsi adesso, solo quando il fatto è diventato di dominio pubblico», ha commentato Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sap, «Sia chiaro, i colleghi sono intervenuti in una situazione di emergenza, dove il calciatore pare corrisponde esattamente alla descrizione della persona da ricercare. Certi che Bakayoko e chi si trovava sul suv con lui si sono potuti spaventare – prosegue Paoloni – ma questo non significa che le tecniche operative non siano state corrette e che la sicurezza delle persone fermate per il controllo sia stata mai messa a rischio in qualsiasi momento».  Sicuramente il calciatore «è un grandissimo atleta e un esperto di calcio, ma le tecniche operative di Polizia non sono il suo mestiere e lasci ad altri le valutazioni di merito», conclude il Sap.

20 Luglio 2022
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