crisi di governo
12:13 pm, 17 Luglio 22 calendario

Aumentano i sindaci che si appellano a Draghi: “Vada avanti, serve stabilità”

Di: Redazione Metronews
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Nuovi appelli dai sindaci di tutta Italia per chiedere a Mario Draghi di andare avanti «perché serve stabilità». Dopo la lettera inviata dai primi 11 sindaci delle città più grandi quello dei primi cittadini diventa un fiume che si ingrandisce ogni giorno di più.

L’appello dei sindaci a Draghi

La lettera inizialmente era stata firmata ieri da Luigi Brugnaro (Venezia), Marco Bucci (Genova), Antonio Decaro (Bari e presidente Anci), Michele De Pascale (Ravenna e presidente Upi), Giorgio Gori (Bergamo), Roberto Gualtieri (Roma), Stefano Lo Russo (Torino), Dario Nardella (Firenze e coordinatore città metropolitane), Maurizio Rasero (Asti), Matteo Ricci (Pesaro e presidente Ali) e Beppe Sala (Milano).

Dalla Sicilia 55 firme di primi cittadini

Oggi si sono aggiunti 55 sindaci siciliani di ogni colore politico che hanno condiviso la lettera aperta partita dai sindaci delle principali città italiane. Un appello «bipartisan» dei primi cittadini della Sicilia che esprimono preoccupazione per la crisi di Governo «generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza». I sindaci siciliani chiedono a Mario Draghi di andare avanti perchè c’è bisogno di «stabilità, certezze e coerenza per continuare la trasformazione delle nostre città perchè senza la rinascita di queste non rinascerà neanche l’Italia».

Hanno firmato l’appello: Filippo Tripoli, sindaco di Bagheria Giuseppe Laccoto, sindaco di Brolo Maurizio di Pietro, sindaco di Enna Giosuè Maniaci, sindaco di Terrasini Luigi Bonelli, sindaco di Nicosia Leonardo Ciaccio, sindaco di Sambuca di Sicilia Matteo Sciotto, sindaco di Santa Lucia del Mela Pietro Aldegheri, sindaco di Campofelice di Fitalia Alberto Arcidiacono, sindaco di Monreale Rosario Petta, sindaco di Piana degli Albanesi Rosario Rizzolo, sindaco di Misilmeri Franco Ingrillì, sindaco di Capo D’Orlando Giuseppe Virga, sindaco di Altavilla Milicia Giovanni Giallombardo, sindaco di Ficarazzi Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo Tindara La Galia, sindaca di Gioiosa Marea Gianluca Bonsignore, sindaco di Patti Giuseppe Calabrò, sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Sebastiano Sanzarello, sindaco di Mistretta Maurizio Zingales, sindaco di Mirto Basilio Ridolfo, sindaco di Ficarra Luigi Cino, sindaco di Camporeale Luciano Marino, sindaco di Lercara Friddi Pietro Macaluso, sindaco di Petralia Soprana Michela Taravella, Sindaco di Campofelice di Roccella Angelo Conti, sindaco di Valledolmo Giuseppe Minutilla, sindaco San Mauro Castelverde Vito Rizzo, sindaco di Balestrate Santo Cosentino, sindaco di Trappeto Pietro Musotto, sindaco di Pollina Antonio Miceli, sindaco di Vicari Antonino Guccione, sindaco di Alia Giuseppe Oddo, sindaco di Campofiorito Solazzo Giuseppe, sindaco di Sclafani Bagni Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia Michele Panzarella, sindaco di Aliminusa Fortunato Basile, sindaco di Baucina Giuseppe Cangialosi, sindaco di Cefalà Diana Pier Calogero D’Anna, sindaco di Bompietro Giuseppe Monteleone, sindaco di Carini Nicolò Nicolosi, sindaco di Corleone Francesco Di Giorgio, sindaco di Bisacquino Leonardo Spera, sindaco di Contessa Entellina Francesco Ribaudo, sindaco di Marineo Giuseppe Terranova, sindaco di Montelepre Giovanni Meli, sindaco di Collesano Salvatore di Carlo, sindaco di Caltavuturo Nicolò Granà, sindaco di Palazzo Adriano Francesco Agnello, sindaco di Villafrati Gandolfo Librizzi, sindaco di Polizzi Generosa Giuseppe Muffoletto, sindaco di Gratteri Orazio Nevoloso, sindaco di Isola delle Femmine Antonio De Luca, sindaco Giardinello Salvo Geraci, sindaco di Cerda Luigi Iuppa sindaco di Geraci Siculo.

Taranto, il sindaco: “Ho firmato, preoccupati per le nostre comunità”

«Ho firmato la lettera aperta sulla attuale crisi di Governo, insieme a molti altri colleghi sindaci di ogni colore politico, perchè come primi cittadini siamo molto preoccupati per le comunità che amministriamo – dice sulla crisi di Governo il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, reinsediato da un mese per il secondo mandato – Troppi sono i dossier e gli investimenti pubblici che rischierebbero lo stop nel caso si fermasse il Governo. Troppi i danni alla vita e alla prospettiva dei nostri cittadini. E Taranto ha già pagato un dazio di ben otto mesi e alcune centinaia di milioni per situazioni del genere. Hanno firmato sindaci di tutti gli schieramenti perchè le ideologie svaniscono davanti ai bisogni reali dei nostri territori».

Sala: “Ma davvero c’è chi pensa di poter sostituire Draghi?”

Ma davvero c’è un italiano o un’ italiana che si sente all’altezza del momento e che ritiene di poter sostituire Draghi nelle cose nazionali e internazionali? Ma per favore”. Questa la domanda che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, avanza in una riflessione sulla crisi di governo pubblicata sulla sua pagina Facebook.
“Mercoledì scorso, con la crisi ormai più che annunciata, ho fatto una chiacchierata con il presidente del Consiglio nel suo ufficio“, ricorda il primo cittadino. “Dal suo ufficio – prosegue – sono uscito con una domanda: ma noi italiani ci meritiamo Mario Draghi e Sergio Mattarella?“. “Rimane il fatto che come classe politica dobbiamo meritarceli e dobbiamo anche dimostrare di meritare il rispetto degli italiani in un momento così difficile”, conclude Sala.

Gori: “Appello viene da sindaci di destra e sinistra”

«L’appello dei sindaci per il Draghi bis viene da sindaci sia di destra che di sinistra. I nostri cittadini hanno interessi molto concreti e l’interesse dell’Italia e delle nostre città è che Draghi rimanga a palazzo Chigi», ha detto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Bucci: “Fondamentale per noi continuare il nostro lavoro”

“Ho firmato un appello insieme ai sindaci delle più importanti città d’Italia rivolto al presidente Draghi affinché rimanga fino alla fine della legislatura”. Così il sindaco di Genova Marco Bucci. “È fondamentale per noi continuare il nostro lavoro di sindaci e far sì che gli investimenti del Pnrr possano dare un beneficio ai nostri cittadini, al nostro Paese. Se qualcuno vuole uscire dalla maggioranza esca pure, l’essenziale per noi è andare avanti con il nostro lavoro per il futuro delle nostre città, per il futuro dei nostri figli. Ringrazio Italia Viva e Radio Leopolda per essere con noi e per supportarci in questa esortazione al presidente Draghi”, ha concluso Bucci.

Bonetti: “Colpita dalla mobilitazione dei sindaci”

Sono rimasta colpita dalla mobilitazione dei sindaci, dell’associazionismo, degli imprenditori, della società civile. Tutti increduli per una crisi aperta sul nulla. La petizione di Italia Viva certifica che c’è un Paese che si sente unito dalla figura di Draghi e lo sollecita a restare”, dice la ministra della Famiglia Elena Bonetti intervenendo in diretta ai microfoni di Radio Leopolda. “Altrettanta sollecitazione arriva dall’estero, a riconferma del ruolo che l’Italia sta tornando ad assumere nei consessi internazionali da quando Draghi è al governo”, ha proseguito Bonetti. “Domani sarò con lui in Algeria dove si discuterà di un accordo importante su questioni energetiche. Azioni come queste richiedono una guida come quella di Mario Draghi”.

17 Luglio 2022
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