Non si legge la chiavetta Usb, slitta sentenza del processo Eternit

La chiavetta Usb dove si trova il 90% degli atti del processo Eternit bis è inservibile, «come se fosse vuota o danneggiata». E’ stata quindi rinviata al prossimo 29 novembre l’udienza in cui dovrebbe essere pronunciata la sentenza d’appello per il processo Eternit bis in cui risulta imputato l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny accusato della morte per amianto di un ex lavoratore e di un residente a Cavagnolo, nel torinese, dove si trovava uno stabilimento Eternit.

Chiavetta Usb vuota

Nell’udienza di giovedì mattina, in cui era in programma la sentenza, infatti, i giudici hanno spiegato che non sono riusciti a leggere gli atti del processo contenuti nella chiavetta Usb perché non è stato possibile aprirla e dato, pertanto, termine al procuratore generale di depositare nuovamente gli atti entro fine settembre. La causa è stata rinviata per quella che tecnicamente è stata definita «ricostruzione di atti mancanti».