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2:49 pm, 14 Luglio 22 calendario

“Ma che belle parole!”, il libro che ricorda Luciano Rispoli

Di: Redazione Metronews
Luciano Rispoli
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Riscoprire Luciano Rispoli. Mariano Sabatini torna in libreria dal 21 luglio con ” Ma che belle parole!” (Vallecchi Editore, 232 pagine, 16 euro) un libro dedicato ad un grande protagonista della nostra televisione,  Luciano Rispoli. Il libro esce a 90 anni dalla nascita di Rispoli (nato il 12 luglio 1932 a Reggio Calabria) e ripercorre la parabola professionale del celebre presentatore e della sua capacità di innovare profondamente una tv. Sabatini si dichiara subito nell’incipit del libro: «quello per Luciano Rispoli, posso dirlo, fu un colpo di fulmine bello e buono».  Era il 1985.

Luciano Rispoli, un uomo straordinario

Del resto Rispoli è stato una colonna portante della storia della nostra televisione. Quando nacque, la nostra tv, nel 1954, lui era già lì, sul pezzo (era arrivato a Roma nel 1952 ed un amico gli consigliò di tentare fortuna in Rai). A lui si devono la proposta del primo talk show in Italia con “L’ospite delle due“, l’intuizione del titolo “Bandiera Gialla” e del format de “La Corrida” mentre, contro il parere dell’allora direttore Leone Piccioni diede vita allo storico “Chiamate Roma 3131“. Tirando così anche il mezzo radiofonico nella mischia del grande pubblico. Il libro di Mariano Sabatini in realtà è un viaggio. Che ripercorre il suo percorso professionale vicino al conduttore (di cui è stato  uno strettissimo collaboratore) al punto da restituirci una immagina di Rispoli da una angolatura privilegiata e più vicina di tutte le altre: la sua.

Luciano Rispoli dimenticato troppo presto

Lo zio Luciano -come aveva preso a chiamarlo Rita Forte in quei lunghi pomeriggi al tappeto Volante – se ne è andato nel 2016 e da allora su di lui «è calata una cappa di oblio da parte di istituzioni e dirigenti. «Ecco perché -scrive Sabatini-  era diventato urgente un libro sui suoi percorsi professionali, artistici e di vita. Quest’ultima, negli aspetti più antichi e privati, meno conosciuta». Dalla sorellina scomparsa tragicamente all’occupazione nazista, dall’incontro con Padre Pio ai tanti talenti scoperti e lanciati (come Boncompagni, per esempio), dall’arrivo a Roma alla costruzione di una carriera che ha, come sfondo, l’Italia che cambia, che esce dalla povertà e diventa pian piano quella che conosciamo. Fino a dettagli inediti che, come un puzzle, danno l’insieme dell’uomo straordinario che tutti abbiamo conosciuto attraverso la tv.

E « se nel 1960 si era parlato di lui e del più giovane Pippo Baudo come dei probabili sostituti di Mike Bongiorno a Campanile sera- scrive ancora Sabatini – è nel marzo del ’61, che Luciano si affacciò per la prima volta alle 19.05 sui teleschermi per “Piccola Ribalta“». Mille aneddoti ricostruiti con la precisione alla quale Sabatini ci ha abituati. Un libro che racconta da vicino un grande personaggio che nella tv di oggi manca, ça va sans dire, come l’acqua nel deserto.

Mariano Sabatini

Mariano Sabatini

Mariano Sabatini ha firmato programmi di grande successo (Tappeto volante, Parola mia, Uno Mattina, Campionato di lingua italiana) per la Rai, Tmc ed altri network internazionali. Ha scritto per i maggiori quotidiani, periodici e web. Pubblica racconti per riviste popolari ed ha partecipato a varie antologie narrative. Dal 2001 ha scritto diversi libri di carattere saggistico, tra cui “Scrivere è l’infinito” (Vallecchi, 2021), e una fiaba dal titolo “Una cagnolina non vola mica” (Chiaredizioni, 2021). L’inganno dell’ippocastano (Salani, 2016) è il suo primo romanzo, che si è aggiudicato il Premio Flaiano e il premio Romiti Opera prima 2017 ed è tradotto nei paesi di lingua francese. A questo ha fatto seguito “Primo venne Caino” (Salani, 2018), sempre con Leo malgoverno-giornalista investigatore – come protagonista.

 

 

 

14 Luglio 2022
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