m5s nella tempesta
1:13 pm, 14 Luglio 22 calendario

Il Governo mette la fiducia. M5S nel caos perde pezzi anche al Senato

Di: Redazione Metronews
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Il Governo, con il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha posto la questione di fiducia al Senato sul decreto Aiuti, sullo stesso testo già licenziato dalla Camera.

Il tentativo del ministro M5S D’Incà

D’altronde per Draghi l’unica via percorribile era porre la fiducia al Senato sul decreto Aiuti e pretendere un atto di chiarezza dalle forze politiche che sostengono il governo attraverso il voto. Tramonta dunque, stoppata dallo stesso presidente del Consiglio, l’ultima mediazione in extremis messa in atto dal ministro M5S per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, che in mattinata ha contattato tutti i capigruppo di maggioranza proponendo di evitare il voto di fiducia purchè si fosse raggiunto un accordo blindato per approvare in via definitiva il decreto Aiuti, che stanzia circa 23 miliardi a sostegno di famiglie e imprese. Un tentativo in zona Cesarini di salvare la situazionedopo che il M5S  ha confermato la linea di non partecipare al voto di fiducia a palazzo Madama – che però contiene una serie di incognite sui tempi e sulla effettiva fattibilità e che, soprattutto, non ha il via libera preventivo del premier.

M5S perde pezzi anche al Senato

Nel M5S, che ieri con il leader Giuseppe Conte ha di fatto provocato un antipasto di crisi di governo, regna il caos più completo. “Patuanelli voti la fiducia o si dimetta”, dice su Twitter la deputata M5S Federica Dieni, ieri critica in assemblea sulla scelta dell’Aventino parlamentare, diretta al capodelegazione del Movimento al governo. “Abbiamo votato di tutto, a cominciare dai decreti Salvini sull’immigrazione, e non votiamo un provvedimento con 23 miliardi di aiuti per le famiglie? Io non capisco la ratio, davvero fatico a comprendere. Allora, se si è deciso di fare i duri e puri, chiedo coerenza: si sia conseguenti al non voto di oggi e i nostri ministri lascino il governo”.

I grillini perdono un altro pezzo a Palazzo Madama. Con una lettera al Foglio, la senatrice Cinzia Leone annuncia il suo addio e il passaggio con Italia per il futuro, la formazione politica nata dalla scissione del M5S capitanata da Luigi Di Maio, dichiarandosi “delusa da Conte” e “frustrata dalle politiche del mio ex partito”.

Berlusconi

«I numeri dicono che il governo potrebbe proseguire il suo lavoro fine alla fine della legislatura anche senza il M5S. Forza Italia, in continuità con l’atteggiamento di responsabilità che ha sempre contraddistinto la sua azione, attende con rispetto le determinazioni del presidente Draghi e le indicazioni che darà il Capo dello Stato. Da troppo tempo, prima con finalità di logoramento e poi con un atteggiamento distruttivo, il M5s sta compromettendo l’esistenza stessa del governo. Il M5S ha deciso di voltare le spalle agli italiani. E’ chiaro e innegabile che eventuali elezioni anticipate in un momento così delicato per l’Italia saranno da attribuire unicamente all’atteggiamento irresponsabile dei M5S». Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Renzi

“Ci vediamo alle 13, in diretta dal Senato. Farò un appello a Mario Draghi: parli al Paese dicendo le cose che vanno fatte da qui alle elezioni e vada avanti senza i grillini. Basta coi ricatti dei 5 Stelle, torniamo a correre”. Così Matteo Renzi. «Se uno apre una crisi in un momento di difficoltà è legittimo, sarei ipocrita se dicessi il contrario. Ma se si decide di non votare la fiducia, allora si firma la lettera di dimissioni di ministri e sottosegretari». Lo dice Matteo Renzi nel corso del suo intervento in Aula in occasione dle voto al Del Aiuti, su cui il governo ha posto la fiducia. «E’ ridicolo che il ministro per i Rapporti con il Parlamento annunci la fiducia in Aula e la capogruppo M5s annunci che non la voterà», aggiunge Renzi.

Letta

“Non siamo disponibili a tirare avanti purchessia. Se non ci saranno le condizioni, se gli altri partiti della maggioranza non ci staranno, se altri partiti della maggioranza si sfileranno, allora la parola passerà agli italiani. E noi saremo pronti ad andare davanti agli italiani con il nostro progetto”. Lo spiega il segretario del Pd Enrico Letta, in un incontro con la stampa a Milano, dopo lo strappo del M5S.

Di Maio

«Chi subì il Papeete 1, adesso sta facendo il Papeete 2. E’ chiaro a tutti che se oggi non votano la fiducia aprono la stagione del Papeete bis. Un marchio che non si toglieranno più. E da loro non accettiamo lezioni di coerenza». Lo ha detto Luigi Di Maio all’assemblea congiunta di Insieme per il futuro. “I dirigenti M5S stavano pianificando da mesi l’apertura di una crisi per mettere fine al governo Draghi. Sperano in nove mesi di campagna elettorale per risalire nei sondaggi, ma così condannano solo il Paese al baratro economico e sociale”.

Insieme per il futuro conferma la fiducia al governo Draghi. Lo annuncia in Aula in dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal governo sul decreto Aiuti il capogruppo di Ipf a palazzo Madama Primo Di Nicola. «Chi sta inseguendo interessi di parte e di partito sta vigliaccamente girando le spalle al Paese».

14 Luglio 2022
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