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4:30 pm, 13 Luglio 22 calendario

Quarta dose vaccino, boom di richieste in farmacia

Di: Redazione Metronews
quarta dose
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Per la quarta dose del vaccino anti Covid è boom di richieste nelle farmacie. «A 24 ore dall’annuncio dell’ampliamento dell’offerta del secondo booster (quarta dose) di vaccino anti-Covid agli over 60 e ai soggetti fragili – ha spiegato Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti Italiani – registriamo una grande richiesta di vaccinazioni nelle farmacie territoriali di tutta Italia. È un segnale molto positivo per il Paese e un enorme successo per la professione: la fiducia riposta nei farmacisti di comunità, oggi uno dei pilastri della vaccinazione, è un’ulteriore sottolineatura del ruolo svolto durante la pandemia e del contributo fondamentale che i farmacisti possono dare alla campagna vaccinale in questa fase di incremento esponenziale dei contagi».

Quarta dose è boom di richieste

«La forte richiesta di prenotazioni – aggiunge Mandelli – testimonia la maggiore consapevolezza da parte dei cittadini sull’efficacia del vaccino che, sebbene non dia la certezza di evitare il contagio, rappresenta l’unica arma a disposizione per proteggersi dalla malattia grave da Covid. Molte persone, soprattutto anziane, attendevano l’allargamento della campagna per mettersi in sicurezza. I farmacisti di comunità sono pronti a dare il massimo contributo per rilanciare la campagna vaccinale e rispondere alle richieste dei cittadini. Nell’attuale quadro epidemiologico, la vaccinazione è fondamentale non soltanto per difendere le persone più vulnerabili dai rischi associati all’infezione da Sars-CoV-2, ma anche per proteggere il servizio sanitario dalla pressione sulle strutture ospedaliere, che può compromettere l’erogazione delle cure a beneficio di tutti i cittadini».

Completare anche ciclo precedente

Anche i medici di famiglia danno «piena disponibilità alla somministrazione della quarta dose del vaccino», ma chiedono «di essere coinvolti anche per il recupero delle seconde e delle terze dosi mai fatte. È una necessità con questa elevata circolazione virale». Lo afferma Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale, che accoglie positivamente l’invito alle Regioni a coinvolgere i medici di famiglia nella somministrazione del secondo booster agli over 60, fatto dal generale Tommaso Petroni, a capo dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale. Una sollecitazione contenuta in una lettera inviata alle stesse Regioni. Un obiettivo che dovrebbe essere parallelo, «con la distribuzione delle dosi necessarie» per chi, nelle fasce di età più basse, «non ha completato il ciclo vaccinale». Anche perché, in questo momento, «l”infezione riguarda le persone in età produttiva, come è evidente nei nostri ambulatori. Con la quarta dove gli over 60 si protegge sicuramente la popolazione più a rischio, ma non serve a ridurre la contagiosità. E comunque limitando i contagi, la protezione dei fragili sarebbe ancora maggiore».

«In Europa siamo in ritardo»

«Alcuni Stati sono in ritardo con la campagna vaccinale per il secondo booster mentre siamo con la quinta ondata di Covid in avvio o già in fase di aumento. Ciò richiederà degli sforzi per fare in tempo e questo sforzo va fatto ora. Prevediamo che entro settembre ci sarà il picco dei contagi o sarà già superato e quindi l’impatto di un secondo booster ritardato non sarà ampio». Lo ha dichiarato Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc, il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie in audizione alla commissione speciale del Parlamento europeo sul Covid. «Le fornitura dopo l’estate saranno con un vaccino adattato. BioNtech, Pfizer e Moderna stanno lavorando a un altro vaccino adattato – ha dichiarato Pierre Delsaux, direttore generale dell’Hera, l’Agenzia europea per la gestione delle emergenze sanitarie – e sarà un vaccino bivalente, per il ceppo tradizionale e per le varianti. In termini di quantità avremo vaccini a sufficienza per proteggere la popolazione europea e anche per donarli all’estero. Qualsiasi vaccino bivalente sarà un buon vaccino, sarà migliore di quello attuale anche contro le varianti».

13 Luglio 2022
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