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5:18 pm, 9 Luglio 22 calendario

Breve tregua dei contagi, tornati sotto quota centomila

Di: Redazione Metronews
Breve tregua
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Breve tregua giornaliera dell’epidemia. Sono 98.044 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 100.690 di ieri e gli 84.700 di sabato scorso. I tamponi effettuati sono 389.576 (ieri 371.874) con un tasso di positività che scende dal 27,1 al 25,2%. I decessi delle ultime 24 ore sono 93 (ieri 105). Il numero delle vittime totali da inizio pandemia sale così a 169.062. Diciassette in meno le terapie intensive (ieri +18) che diventano così 344 in tutto con 41 ingressi del giorno ma 232 in più i ricoveri ordinari (ieri +80) per un totale di 8.864 (il 25esimo giorno consecutivo di incremento). È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. La regione con più casi Covid è oggi la Lombardia con 12.646 contagi, seguita da Campania (+12.814), Lazio (+9.808), Veneto (+9.214), Sicilia (+8.584) e Puglia (+8.251). I casi totali dall’inizio della pandemia arrivano a 19.357.938. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 83.165 (ieri 53.233) per un totale che sale a 17.926.011. Gli attualmente positivi sono 15.643 in più (ieri +48.525) per un totale che arriva a 1.262.865. Di questi, 1.253.657 risultano in isolamento domiciliare.

Breve tregua con frenata

Intanto è scontro tra virologi dopo le parole dell’infettivologo Pierluigi Viale, direttore delle Malattie infettive del Sant’Orsola di Bologna, secondo il quale «il virus va fatto circolare perchè non è più quello del 2020». Questo per evitare di «bloccare gli ospedali». C’è chi, come l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, si schiera apertamente con il collega. «Ogni medico di questo mondo è d’accordo con Viale: noi dobbiamo tutelare fragili e anziani – spiega Bassetti – ma il resto della popolazione che è vaccinata o è entrata in contatto con il virus perchè si è contagiata può stare tranquilla. Per questo è un bene che circoli tra i giovani». A parere di Bassetti bisogna smettere di fare i tamponi agli asintomatici perchè il rischio, concreto, è che si «blocchino gli ospedali che “salterebbero” in aria certo non per le polmoniti da Covid», ragiona il primario. Importante sarà organizzare la campagna vaccinale di settembre/ottobre, ma «il ragionamento va fatto adesso e lo diciamo da tempo: se il nostro ministro della Salute ascoltasse di più i medici sul campo e meno chi “filosofeggia”, forse riusciremo una volta tanto ad anticipare il virus».

Scontro tra virologi

Una frecciatina, neanche troppo velata, a Walter Ricciardi, consigliere del ministro Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, che replica così: «Ma questi dopo tre anni ancora non hanno imparato la lezione? Far circolare questo virus, più di quanto già non stia circolando da solo, porterebbe solamente a più malati e a più morti. Gli inglesi ci hanno provato lo scorso anno: sappiamo tutti come è andata a finire, con migliaia di decessi», ricorda Ricciardi. «Il rischio inoltre sarebbe quello di amplificare i contagi in ospedale, dove notoriamente vanno soggetti più fragili e dove ci sono anche medici e infermieri che rischiano di rimanere bloccati con un danno per la sanità pubblica». C’è poi chi lo ritiene di fatto un “falso problema”, perchè in Europa si è già scelto di far circolare il Covid. «Stiamo già facendo “girare” il virus. Nel mondo ci sono tre diverse strategie: Cina e Corea del Nord cercano l’opzione “zero Covid”, alcuni Stati hanno invece lasciato correre il coronavirus indisturbato come il Brasile o l’Europa dell’Est – dice Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano – la nostra scelta, come anche quella degli Stati Uniti, è stata quella di ridurre la circolazione del virus attraverso una mitigazione, ma la circolazione c’è sempre stata. Stiamo andando verso l’endemia con onde che ci saranno per un certo periodo di tempo», conclude il virologo.

9 Luglio 2022
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