tragedia sulla marmolada
4:57 pm, 8 Luglio 22 calendario

Marmolada, soccorritori trovano altri resti umani

Di: Redazione Metronews
Marmolada resti
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Marmolada, i soccorritori trovano altri resti umani. I soccorritori, impegnati per il secondo giorno consecutivo nelle ricerche via terra sulla Marmolada, hanno appena  trovato altri resti umani. A questo punto solo il dna, su cui lavorano i carabinieri del Ris di Parma, potrà dare una risposta sull’identità dell’escursionista individuato ora e travolto domenica 3 luglio da una valanga di ghiaccio e rocce.

Altri resti umani rinvenuti sulla Marmolada dai soccorritori

Il bilancio ufficiale è fermo a dieci vittime, di cui quattro ancora senza nome. La lista dei decessi potrebbe fermarsi a 11 se i corpi non identificati dovessero appartenere ai cinque dispersi, due coppie venete e un 22enne, reclamati dalle famiglie. Ma per avere un bilancio ufficiale bisognerà attendere ancora domani o domenica. Quando cioè dai laboratori del Ris arriveranno le risposte scientifiche.

All’alba di questa mattina, dopo un rapido briefing, l’elicottero ha portato in quota gli operatori. Obiettivo:  ispezionare la parte più bassa del distaccamento dove le condizioni di sicurezza sono maggiori. E dove “sentinelle” e sirene garantirebbero la possibilità di fuga in caso di nuovi crolli.

Marmolada, quattordici persone in quota

Le operazioni si svolgono  in stretto collegamento con il Centro di Protezione civile di Canazei, con Vigili del Fuoco volontari e Psicologi per i popoli. In quota 14 tra donne e uomini di Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Con loro due unità cinofile, Centro Addestramento Alpino di Moena della Polizia di Stato, Corpo Vigili del Fuoco permanente di Trento e la Squadra di Soccorso Alpino dell’Arma dei Carabinieri.

Le operazioni sono iniziate alle 6.15. E almeno per oggi  continueranno finchè le condizioni meteo di sicurezza lo renderanno possibile. La stabilità del ghiaccio continua invece ad essere monitorata in diretta dagli esperti del Centro per la Protezione civile dell’Università di Firenze, che collaborano con l’Ufficio previsioni e pianificazione della Provincia autonoma di Trento, attraverso i dati raccolti da radar interferometrici e doppler.

8 Luglio 2022 ( modificato il 9 Luglio 2022 | 10:43 )
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