Milano
4:33 pm, 5 Luglio 22 calendario
3 minuti di lettura lettura

Fontana: «Crisi idrica? Eravamo preparati»

Di: Redazione Metronews
condividi

L’emergenza idrica che la Lombardia sta vivendo? «Non si può certo dire che ci abbia colto di sorpresa». Parola del presidente Attilio Fontana, che oggi ha risposto in consiglio regionale sulla siccità. Per Fontana «la questione della carenza idrica e le sue ripercussioni in ambito agricolo, produttivo, energetico e di approvvigionamento idropotabile, è al livello di massima attenzione da parte della Giunta fin dai primi mesi dell’anno». Il presidente poi ha poi aggiunto che lo stanziamento di 9 milioni deciso ieri dal governo per l’emergenza «trova un terreno ricettivo e pronto, un impegno da parte nostra costante e immutato». Per Fontana serve poi «un intervento dello Stato», perché «per fare interventi strutturali i costi sono assolutamente enormi. Sono risorse che dovranno essere prese dal Pnrr». Infine il presidente ha annunciato che la Lombardia chiederà «un passaggio di competenze alla Regione sulla navigazione dei grandi laghi (Maggiore, Como, Garda) e collaboreremo con le Regioni Emilia-Romagna e Veneto e la struttura commissariale centrale per gli interventi strutturali necessari (a carico dello Stato) ad affrontare la problematica del cuneo salino del Fiume Po (barriere o impianti di desalinizzazione)».

L’attacco delle opposizioni: «Immobile davanti alla crisi idrica»

Immediata la risposta delle opposizioni che hanno attaccato Fontana sull’immobilità della Regione nell’affrontare la crisi idrica. «Ma di quale tempestività parla Fontana?», si domandano i consiglieri Pd Matteo Piloni e Fabio Pizzul, «La giunta regionale ha tentennato fino alla scorsa settimana e, solo dopo la richiesta degli altri presidenti, Fontana si è aggiunto alla richiesta al governo di stato di emergenza per siccità. Non la volevano chiedere e lo avevano anche dichiarato». Per i due esponenti Dem, «gli agricoltori hanno atteso un segnale per settimane e stanno attendendo ancora in questo momento che i laghi rilascino acqua, uno dei provvedimenti che Fontana aveva annunciato. Sono settimane che chiediamo un intervento perché da allora era chiaro che saremmo arrivati qui, alla perdita dei raccolti e alla crisi dei settori che dipendono dalla risorsa idrica, l’agricoltura prima di tutto. Ma possiamo avere una Regione che sta sempre al traino e arriva sempre in ritardo?».

Intanto Monza raziona l’acqua potabile

Intanto Monza è il primo comune lombardo a razionare l’acqua potabile. Il neosindaco Paolo Pilotto ha firmato una delibera che invita la popolazione ad utilizzare l’acqua in via prioritaria per le sole esigenze alimentari, domestiche ed igieniche.L’ordinanza, in particolare, introduce il divieto di prelevare e consumare acqua potabile dalle ore 6 alle ore 22 per irrigazione e annaffiatura di giardini e prati, lavaggio di aree cortilizie e piazzali, lavaggio di veicoli privati, ad esclusione di quello svolto dagli autolavaggi, riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine private se non dotate di impianto di ricircolo dell’acqua.

5 Luglio 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo