il caso willy
1:19 pm, 4 Luglio 22 calendario

Willy, ergastolo ai fratelli Bianchi

Di: Redazione Metronews
Willy
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Sono stati condannati all’ergastolo i fratelli Marco e Gabriele Bianchi accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte avvenuto nel settembre del 2020 a Colleferro, vicino Roma. E’ quanto stabilito dalla Corte d’Assise di Frosinone.

Il processo per l’omicidio di Willy

Condannati a 23 anni Francesco Belleggia e a 21 anni Mario Pincarelli i due coimputati, insieme ai fratelli Bianchi, nel processo in corso a Frosinone. Urla tra gli imputati nel gabbiotto dell’aula una volta portati via dagli agenti della Polizia Penitenziaria. Applausi e lacrime, al contrario, tra i familiari e gli amici della vittima.

“E quello che speravamo in relazione al lavoro svolto, ma sappiamo che il giudizio poi si presta a delle variabili e il fatto aveva un contesto e delle sfumature che potevano dare adito a una diversa valutazione. Tuttavia le prove che avevamo prodotto erano, a nostro avviso, assolutamente sufficienti e più che fondate per chiedere quello che abbiamo chiesto”, è il commento del pubblico ministero Giovanni Taglialatela.

Il padre di Willy: “Sentenza giusta”

“Una sentenza giusta”. Ha commentato così Armando Monteiro la pronuncia della sentenza in Corte d’Assise  attraverso i suoi avvocati Vincenzo Galassi e Domenico Marzi. “Una sentenza ineccepibile in linea con le conclusioni del pm – hanno detto i due legali – che legge le pagine processuali con un rigore assoluto e anche un riconoscimento di qualità per quanto riguarda l’attività investigativa iniziale delle forze dell’ordine”.

Una sentenza che «stabilisce un principio morale. La prevaricazione non può affermarsi come una vittoria. Mi auguro che serva per tutti quei giovani che continuano ad agire con violenza». Così l’avvocato Domenico Marzi, legale della famiglia di Willy Monteiro Duarte, alla lettura del dispositivo con il quale la Corte d’Assise di Frosinone ha condannato i 4 imputati per l’omicidio del 21enne avvenuto a Colleferro, vicino Roma, il 6 settembre 2020.

La difesa

“E’ stato un processo mediatico. Va contro tutti i principi logici. Leggeremo le motivazioni e poi faremo appello. Siamo senza parole”, ha detto Massimiliano Pica, difensore dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi dopo la sentenza all’ergastolo.

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Willy, ucciso a 21 anni

Il fatto

Alle 3.30 di notte del 6 settembre 2020 in largo Santa Caterina a Colleferro, in provincia di Roma, Willy Monteiro Duerte, 21enne cuoco italo-capoverdiano di Paliano, in provincia di Frosinone, è stato ucciso di botte per difendere un amico.

Il ragazzo è stato preso a calci e pugni per aver tentato di bloccare una rissa che vedeva come protagonista un suo compagno di scuola. Nonostante i soccorsi, Willy Monteiro è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso. In tempi record i carabinieri hanno identificato e arrestato i quattro picchiatori, fermati appena 25 minuti dopo l’aggressione, tutti residenti nel vicino paese di Artena.

A finire in carcere i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, tutti accusati di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà e dei futili motivi. Erano tanti i ragazzi e le ragazze che affollavano la zona di largo Santa Caterina nella notte tra sabato e domenica dove ci sono delle scalinate che portano ai locali notturni di Colleferro.

Ciò che è certo è che Willy non conosceva le ragazze alle quali erano stati rivolti gli apprezzamenti e non conosceva nemmeno i ragazzi che lo hanno massacrato di botte. Willy conosceva solo un suo ex compagno di scuola, Federico, che era coinvolto nella lite e che aveva visto in difficoltà e per questo aveva deciso di intervenire in suo aiuto. Almeno tre testimoni, come ha scritto il gip di Velletri, Giuseppe Boccarrato, nell’ordinanza di custodia cautelare, sono concordi nel dire che i due fratelli Bianchi, Marco e Gabriele, sono giunti con il Suv nero e una volta scesi dalla vettura «quando ormai la lite era finita, iniziavano a picchiare selvaggiamente qualsiasi persona che era presente lì sul posto». Come raccontato dai testimoni, i due fratelli, esperti dell’arte marziale Mma, picchiarono per 50 secondi con colpi a ripetizione Willy. Il gip, nell’ordinanza in cui si contesta ai quattro arrestati il reato di omicidio volontario, ha dichiarato: «Gli elementi conducono naturalmente a ritenere che i quattro indagati, non solo avessero consapevolmente accettato il rischio di uccidere Willy, ma colpendolo ripetutamente, con una violenza del tutto sproporzionata alla volontà di arrecargli delle semplici lesioni, avessero previsto e voluto alternativamente la morte o il grave ferimento della vittima». La procura di Velletri ha chiesto per i fratelli Bianchi la pena dell’ergastolo mentre la pena richiesta per gli altri due imputati è 24 anni. E oggi è arrivata la sentenza della Corte d’Assise di Frosinone. I giudici hanno condannato all’ergastolo i fratelli Bianchi. Pene di 24 e 21 anni sono state invece inflitte rispettivamente a Belleggia e Pincarelli.

4 Luglio 2022
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