Milano
3:14 pm, 4 Luglio 22 calendario
4 minuti di lettura lettura

Due anni e tre mesi al rapper Kappa_24K

Di: Redazione Metronews
condividi

Due anni e tre mesi. È la condanna decisa oggi per il rapper 32enne ‘Kappa_24K’, al secolo Islam Abdel Karim. “Kappa_24K” era stato arrestato il 4 febbraio scorso perché accusato di aver preso parte alla sparatoria dell’8 gennaio scorso in piazza Monte Falterona, a San Siro. Oggi è stato processato con rito abbreviato per le accuse di per “detenzione e porto sulla pubblica via di arma da sparo ed esplosione in aria di più colpi” in “luogo pubblico affollato”. Nello stesso processo il Gup, Tiziana Gueli, ha anche condannato a 8 anni di reclusione il pregiudicato per fatti di droga Carlo Testa, 51 anni e finito in carcere per tentato omicidio. Secondo le ricostruzioni, Testa avrebbe ferito gravemente un 26enne egiziano raggiunto da un colpo di pistola che era però destinato a ‘Kappa_24K’. Per Testa la Procura aveva chiesto 10 anni, ma il giudice ha escluso l’aggravante dei futili motivi.

Alla sparatoria era seguita un’escalation di violenze che avevano visto contrapposti due gruppi di rapper, quelli di San Siro e quelli di piazza Prealpi. Tra i motivi della lite gli sfottò tra le due “crew” sul web, il cosiddetto “dissing” (gara d’insulti), ma anche, pare, la spartizione dei compensi dalle case discografiche. Testa, secondo le indagini, avrebbe cambiato fronte, passando al gruppo antagonista di piazza Prealpi (diverso da quello di ’24K’ e altri), di cui farebbero parte anche i rapper Rondo da Sosa, Simba la Rue e Keta, anche loro noti alle cronache.

Un testimone aveva messo a verbale che poco prima della sparatoria uno dei rapper in una videochiamata aveva detto: «venite qui, siamo in piazza Falterona, vi sparo in faccia». Intercettato l’11 gennaio scorso ’24K’ diceva: «se lo becco io prima che lo trovano le forze dell’ordine (riferendosi a Testa, ndr) lo mando in coma (…) a me viene a fare questo (…) mi fai l’agguato con trenta persone, figlio di p…, infame».

La difesa chiedeva che il rapper venisse assolto “per non aver commesso il fatto”, perché avrebbe usato una «pistola ad aria compressa, di quelle che usa spesso nei suoi video musicali». Il legale di Testa, dal canto suo, aveva evidenziato che dai filmati acquisiti delle telecamere puntate sulla piazza si vedeva che quella sera Testa scese dalla macchina e fu subito accerchiato da «10-15 persone» del gruppo rivale. Almeno tre di queste, secondo la versione dell’imputato, erano «armate», lui riuscì a disarmarne una e sparò tre colpi «per difendersi» e uno di questi colpì l’egiziano, che «faceva parte degli aggressori».

4 Luglio 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo