Terraforma
11:36 am, 30 Giugno 22 calendario
3 minuti di lettura lettura

Terraforma al via tra elettronica, arte e sostenibilità

Di: Redazione Metronews
Terraforma
condividi

A due anni di distanza dall’ultima edizione, torna dall’1 al 3 luglio Terraforma. Il visionario festival che esplora lo spazio inter-dimensionale fra l’elettronica sperimentale, le forme più avanzate dell’arte contemporanea, le evoluzioni teoriche dell’architettura e i nuovi orizzonti della sostenibilità ambientale.

Terraforma alla settima edizione

Alla sua VII edizione, prodotto da Threes Productions con la Fondazione Augusto Rancilio, il festival si svolgerà nei giardini e nel parco della settecentesca Villa Arconati alle porte di Milano. Durante il festival si trasforma in un luogo sospeso oltre lo spazio e il tempo per accogliere gli artisti più interessanti della scena internazionale. E anche una comunità globale in continua evoluzione. Per realizzare una simbiosi temporanea fra arte, vita e natura. E produrre interpretazioni differenti del presente così come nuovi immaginari per il futuro.

Le sonorità granulari degli inglesi Autechre e l’afro-trance dell’ivoriana Crystalmess. L’imprevedibile sound dell’olandese Dj Marcelle/Another Nice Mess. Il dancefloor infuocato dell’angolano Dj Nigga Fox. Ma anche la diva fluida e apolide Lafawndah (nella foto) insieme al sound artist Sebasten Forrester e alla percussionista Valentina Magaletti, presente al festival anche nella sua versione solista. 

Nel fitto cartellone

Poi: l’inedita joint venture fra l’africana MC Yallah e il francese Debmaster. Il crossover alternativo dei londinesi Moin e il duo radicale formato dal milanese Nicola Ratti e il giapponese MA. I ritmi carnevaleschi dei brasiliani Teto Preto e la performance celebrativa del progetto Voices from the Lake. L’hackeraggio audiovideo del duo finlandese Amnesia Scanner e la britannica Higher Intelligence Agency. E ancora: il nome cardine della scena romana Dj Red, il pioniere della techno tedesca Mark Ernestus Ndagga Rhythm Forces in compagnia di ben 12 musicisti senegalesi. Il boss dell’etichetta Acting Press Plo Man e il progetto strumentale Common People. 

E, come se non bastasse: il “Quinto Mondo” contemporaneo del dj italo-ghanese Aaron Dunkies. L’arpa meditativa del francese Ange Halliwell. L’iconico dj set della canadese DJ FATi. La neonata e già band di culto EXPAT, il mix di techno, sound-system e dance di Piezo. L’etereo set della sound artist Sofie Birch e un ulteriore progetto a solo di Valentina Magaletti. Oltre alla presenza degli storici resident del festival Paquita Gordon e Donato Dozzy. Questo il programma completo dell’edizione 2022 di uno dei festival più ricercati e sofisticati del panorama internazionale.

La musica, la danza e l’ambiente

La una nuova edizione vuole concentrarsi sull’essenza più radicale e originaria del festival. Ovvero l’esperienza dello stare insieme. Attraverso la musica e la danza, legando il senso del ritmo alle frequenze naturali dell’ambiente. Dopo aver progressivamente concentrato, nelle edizioni precedenti, azioni artistiche e speculazioni teoriche in un unico ambiente esperienziale, il festival , Terraforma interpreta la sospensione pandemica come occasione per ripensare la propria natura e le proprie dinamiche.

Lafawndah apre

Il festival si apre il 1° luglio, con la live performance sul palco A della conturbante Lafawndah. Definita la Björk persiana. Nata in Iran, sangue egiziano nelle vene, cresciuta fra Teheran e Parigi, emigrata poi a New York transitando da Messico e Guadalupa. Per stabilirsi infine a Londra. Yasmin Dubois (così all’anagrafe) è una vera diva fluida e apolide. La sua arte travalica i confini musicali, inglobando nel proprio universo espressivo il cinema, la letteratura, l’arte visiva. Lafawndah è pronta a sedurre il pubblico di Terraforma con la sua miscela di ardore carnale, freddezza concettuale. Movenze art-pop elettroacustico e tribal ambient che caratterizza il suo ultimo album. The Fith Season: una quinta stagione che è quella segnata dai drammatici cambiamenti climatici in atto.

Subito dopo ci si sposta in un ambiente straordinario che non sarà un semplice scenario. Ma un vero co-protagonista della performance successiva, multimediale, immersiva e site specific. Ovvero nei meandri del Labirinto di Villa Arconati gli Amnesia Scanner daranno vita al progetto AS Unplugged. Una performance ambientata in un “bosco misterioso” realizzata con Freeka Tet e con il supporto di Bottega Veneta.

Gli Autechre e Crystalmess

Si torna poi al palco A per gli headliner del festival. Un nome di cultoc he ha cambiato la storia e l’evoluzione della musica contemporanea. Gli inglesi Autechre, pionieri del suono targato Warp Records. I complessi schemi ritmici uniti alle melodie rarefatte fanno del loro live un’esperienza fisica e cerebrale senza eguali. Sul palco B, a seguire, il set di Voices from the Lake, il progetto di Donato Dozzy e Neel, per celebrare il decimo anniversario dell’omonimo album. Un tripudio di techno, minimalismo e ambient, fra astrazione sublunare, aperture eteree e dub notturno.

La prima giornata del festival si chiude a notte fonda con l’incendiaria performance dell’artista multidisciplinare franco-ivoriana Crystalmess. Guidata da un’energia radicale e da un afro-futurismo fantasmatico, il suo approccio personale alla club music è rigoroso, globale e diasporico. Techno melodica, afro-trance, dancehall abrasiva ed elettronica sperimentalesi incontrano nei suoi set e nelle sue produzioni.

30 Giugno 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA