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9:09 pm, 30 Giugno 22 calendario

Non più obbligo delle mascherine nei posti di lavoro privati

Di: Redazione Metronews
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Non più obbligo generalizzato di usare le mascherine nei luoghi di lavoro privati (che resta però nella sanità e nei trasporti), ma misure di prevenzione da studiare a livello aziendale con il datore di lavoro che deve mettere a disposizione dei suoi dipendenti le mascherine Ffp2. Dopo una intensa giornata di confronto fra Ministero del Lavoro, Ministero della Salute, Mise e Inail e parti sociali è stato siglato il Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus sars-cov-2/covid-19 negli ambienti di lavoro che aggiorna e rinnova i precedenti accordi. Il nuovo Protocollo semplifica le regole «ma non è un liberi tutti, considerata l’impennata dei contagi di questi giorni». Prevede infatti che l’uso delle mascherine Ffp2 resti «un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative». Per questo «il datore di lavoro assicura la disponibilità di Ffp2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l’utilizzo». Inoltre sempre il datore di lavoro, su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, «individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali, che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili».

Non più obbligo, ma caso per caso

«Grande senso di responsabilità è stato dimostrato da tutte le parti sociali che, in un momento di ripresa dei contagi, hanno saputo fissare alcune regole-chiave che avranno un ruolo importante nel contribuire al contenimento del virus – spiega una nota – le misure di prevenzione riguardano le informazioni a tutti i lavoratori e a chiunque entri nel luogo di lavoro del rischio di contagio da Covid-19, le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro, la gestione degli appalti, la pulizia e la sanificazione dei locali e il ricambio dell’aria, le precauzioni igieniche personali. E ancora: i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, la gestione degli spazi comuni, la gestione dell’entrata e uscita dei dipendenti, la gestione di una persona sintomatica in azienda, la sorveglianza sanitaria, il lavoro agile, la protezione rafforzata dei lavoratori fragili». Sullo smart working le parti sociali hanno sollecitato una proroga della legge, «soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia».

30 Giugno 2022
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