Covid in Lombardia, giù i contagi ma crescono i ricoveri

MILANO – Scendono i contagi, per il momento, ma salgono i ricoveri da Covid. Secondo l’ultimo bollettino regionale, a fronte di 21.153 tamponi, sono 2.375 i nuovi positivi, 11,2% contro il 22,8% precedente. Ma salgono a 17 i ricoveri in terapia intensiva (+3, nella foto Lapresse il reparto del “Bassini”), mentre salgono a 837 (+57) i pazienti nei reparti Covid. I nove decessi segnalati ieri portano il totale complessivo da inizio pandemia a 40.807.

Contagi e ricoveri da Covid: il punto di Pregliasco

Prima che il bollettino venisse diramato, la reazione della comunità scientifica pareva comunque improntata al cauto ottimismo. Secondo Fabrizio Pregliasco, docente di igiene alla Statale di Milano e direttore dell’Irccs Galeazzi, il virus «procede a onde», e potrebbe «davvero darci dei problemi»: «Con la nuova Omicron 5 c’è una crescita, alla quale è probabile che seguirà una defervescenza e successivamente una nuova risalita, con una co-presenza tra l’altro di un’influenza che nell’emisfero Sud sta mostrando dati non entusiasmanti» e che dunque potrà essere più «cattiva» quando arriverà nel nostro. E tuttavia: le onde «possono essere molto alte, ma l’effetto di protezione della vaccinazione e della guarigione, pur parziale, non dovrebbe determinare effetti pesantissimi sul numero di morti e di terapie intensive».

La Gismondo del “Sacco”: «Basta creare panico»

Chi taglia corto è la sua collega Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale “Sacco”: «La malattia da Covid come l’abbiamo conosciuta nel primo anno e mezzo non esiste più. È una malattia modesta. Anche con Omicron 5 l’attenzione deve essere rivolta ai fragili, ma come per qualsiasi altra patologia. Direi che lo sport di creare panico debba veramente finire».