Musica Milano
2:31 pm, 22 Giugno 22 calendario

I Rolling Stones infiammano San Siro

Di: Redazione Metronews
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MUSICA I Rolling Stones infiammano San Siro. E fin qui quasi non ci sarebbe notizia vista il successo che la band sta riscuotendo ovunque. Quello che invece lascia a bocca aperta è la verve, la carica e il grande rock che Mick Jagger e Company riescono ogni volta a portare sul palco.

Lui, Jagger, reduce dal Covid – motivo per il quale era stato costretto ad annullare alcune date del Sixty Tour – si è presentato a San Siro con un «Ciao Milano come va? Che bello tornare qui», chiaramente in italiano. E poi si lancia nella musica.

L’inizio dedicato a Charlie Watts

Attacca con Street Fighting Man e insieme a Keith Richards – gli unici rimasti della band “originale” – si regala ad un pubblico già impazzito. Sul palco con loro ci sono  Ronnie Wood, Darryl Jones al basso e la new entry Steve Jordan alla batteria.

L’inizio del live è dedicato a Charlie Watts, storico batterista scomparso l’anno scorso, con i maxischermi che mostrano video e foto della loro fortunata storia insieme.

«Questo è il nostro primo tour senza Charlie e ci manca tantissimo», dice Jagger che parte alla grande: indossa un bomber tigrato rosa e nero ed è pronto a officiare il rito che per una notte trasforma lo stadio di San Siro nel tempio sacro del rock and roll.

Accolta da un boato di applausi, la band veste i panni che le calzano meglio: quelli di indiscusse leggende della musica.

Mick Jagger, su e giù per il palco

Prego, signore e signori, prendete posto. In oltre due ore di concerto, i pionieri del rock restituiscono al popolo di San Siro la stessa energia di 16 anni fa, l’ultima volta in cui hanno fatto tappa a Milano. Niente ferma Mick Jagger, che corre per tutto il tempo sul palco, non si risparmia nelle sue iconiche mosse, canta con un cappuccio rosso in testa e il pubblico impazzisce: lo chiama, urla, balla e salta, canta tutto lo stadio.

Keith indossa un berretto giallo e una camicia ciclamino, Ronnie Wood non è da meno con t-shirt Rolling Stones e giacca petrolio.

I Rolling Stones a tutta musica, San Siro impazzisce

La musica. Eccoli i pezzi che hanno fatto la storia del rock: 19th Nervous Breakdown, Tumbling Dice, Dead Flowers e Wilson Horses. Con Out of time tutto lo stadio esplode di gioia.

«Avete cantato benissimo, Milano – commenta Jagger – che bello essere qui, anche se è più caldo dell’inferno».

Le “pietre rotolanti” proseguono e vanno dritti al cuore con You can’t always get what you want, che emoziona, mentre Jagger incita i fan: «Milano, siete famosi per il canto, adesso tocca a voi».

Per Miss you Sir Mick si lascia andare a uno dei suoi balletti sexy. Poi arriva Living in a ghost town, scritta nel periodo cupo del lockdown mentre il frontman presenta la band, «direttamente dalle sfilate di moda, Ronnie Wood, re delle passerelle». 

Subito dopo Keith Richards si rivolge al pubblico ed esclama in italiano: «Alla faccia di chi ci vuole male». San Siro esplode.

Arriva anche Honky Tonk Women, e gli immortali Jumpin’ Jack flash, Start me up, Paint it black, con lo schermo che si tinge di bianco e nero. Ballano tutti: ragazzini e fan con i capelli bianchi, chi non era ancora nato e chi conserva ancora il primo vinile dei Rolling Stones. Figli, genitori, zii e nonni: Sympathy for the Devil mette d’accordo tutti, si canta a squarciagola tra fuoco e fiamme.

«You sound fantastic Milan – confessa Jagger – 55 anni fa abbiamo fatto il nostro primo concerto in Italia, grazie di essere ancora qui con noi».

Gimme Shelter e (I can’t get no) Satisfaction, i bis dei Rolling Stones

E tanto per non farsi mancare nulla, arrivano i bis. Sono Gimme Shelter, con l’iconica “linguaccia” che si tinge dei colori dell’Ucraina, Keith Richards vestito di azzurro e giallo e le immagini dei palazzi bombardati sullo sfondo, e (I can’t get no) Satisfaction. I 57mila presenti vibrano, sudano e si emozionano di fronte a questi monumenti viventi della storia della musica che nonostante le mille difficoltà, i lutti, le dipendenze, i colpi di testa e l’età che avanza non hanno mai mollato dimostrando che in fondo, non si è mai troppo vecchi per fare del buon rock and roll.

22 Giugno 2022
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