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9:41 pm, 21 Giugno 22 calendario

Di Maio: “Da oggi lasciamo il M5S”

Di: Redazione Metronews
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“Non possiamo stare dalla parte sbagliata della storia, soprattutto in momenti come questi”. Lo ha detto Luigi Di Maio in conferenza stampa dall’Hotel Sina Bernini Bristol di Roma, annunciando la sua uscita dal M5S.

Di Maio, addio al M5S

“Messi davanti a un bivio preferiamo i valori all’ego. Dico grazie al M5S, per quello che mi ha dato. Sono stati anni difficili. E quella di oggi è una scelta che mai avrei immaginato di fare. Da oggi lasciamo il M5S”.

I dirigenti del Movimento “hanno rischiato di mettere in difficoltà il governo per ragioni legati alla propria crisi di consenso. Ma la guerra non è uno show mediatico, è da irresponsabili picconare il governo. Quando si ricevono gli endorsement dagli aggressori dell’Ucraina non si risponde con il silenzio e l’indifferenza, ma con l’indignazione, perché non possiamo stare dalla parte sbagliata della Storia. Dobbiamo stare con il mondo libero”.

Attacchi personali

“In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di evitare ambiguità, abbiamo fatto un’operazione verità raccontando le cose che non andavano partendo proprio dall’ambiguità in politica estera del M5S”, dice Luigi Di Maio  denunciando una vera e propria “escalation contro una singola persona, attacchi personali quotidiani che hanno minato la compattezza del governo”.

“Dispiace che ancora una volta sia stato alimentato un lungo e logorante scontro sul negoziato della risoluzione votata oggi. Alcuni dirigenti del M5S hanno rischiato di indebolire il nostro Paese. E’ finita l’epoca dell’ipocrisia. Chi propone soluzioni semplici a problemi complessi si distacca dalla vita reale, perdendo il consenso dei cittadini“.

“La pandemia e la guerra hanno chiamato alla responsabilità tutte le forze politiche, anche quelle che dicevano di essere a favore della scienza ma strizzavano l’occhio ai No Vax, che dicevano di essere dalla parte della sicurezza ma si opponevano al Green pass, che ospitavano la democrazia e poi erano fan di Putin”.

“In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il Governo senza ambiguità. Abbiamo scelto di fare un’operazione verità, partendo proprio dall’ambiguità in politica estera del M5S. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa“.

“Uno non vale l’altro”

“Da noi non verrà un ennesimo partito o simbolo personale – ha aggiunto Di Maio – Le persone qui stasera non hanno alcuna intenzione di costruire una forza politica personale o di esibirvi un simbolo, di somministrarvi l’ennesimo manifesto elettorale. Noi ci mettiamo in cammino, vogliamo farlo insieme a tanti interlocutori che la pensano come noi e vogliamo partire da quelle zone di Italia in cui gli amministratori locali hanno dovuto fronteggiare enormi problemi per proteggere le loro comunità da minacce economiche, sociali e criminali. Dovrà essere un’onda che avrà al centro le esperienze territoriali. Non ci sarà spazio per l’odio, per populismi, sovranismi, estremismi. Da oggi inizia una nuova storia, che guarda al futuro. Da oggi inizia un nuovo percorso per fare progredire l’Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro“.

I fedelissimi e la standing ovation

Poco prima  dell’arrivo di Luigi Di Maio, la sala dell’hotel Bernini prenotata per l’annuncio della nascita della nuova formazione politica e dei nuovi gruppi è già gremita, oltre che di cronisti, di parlamentari fedelissimi del ministro degli Esteri, che poco dopo gli tributeranno una standing ovation. Tra gli altri, si riconoscono Laura Castelli, Sergio Battelli, Primo Di Nicola, Carla Ruocco, Francesco D’Uva e Vincenzo Presutto. Sul bavero di alcuni di loro è ancora presente la spilla d’ordinanza con le cinque stelle del M5S.

Lacrime, sorrisi, abbracci, strette di mano: dopo le dichiarazioni alla stampa all’Hotel Bernini, Luigi Di Maio si gode il bagno di folla dei suoi parlamentari, che da domani seguiranno il ministro degli Esteri nella sua nuova avventura politica, Insieme per il futuro. “Era ora”, dice il titolare della Farnesina raccogliendo l’abbraccio dei suoi deputati e senatori, dopo aver sancito l’addio al M5S.

21 Giugno 2022
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