Armi all’Ucraina, test per Draghi al Senato

Armi all’Ucraina, test per Draghi al Senato. Il governo alla  prova del voto sulla risoluzione di maggioranza sull’Ucraina. Il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà oggi alle 15 in Senato per riferire al Parlamento in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles. Il premier ribadirà il convinto sostegno dell’Italia a Kiev e la collocazione internazionale atlantista e europeista del nostro paese. Ma le acque della maggioranza sono agitate e stasera si capirà se l’esecutivo uscirà indebolito o rafforzato dal passaggio parlamentare.

Armi all’Ucraina, test per Draghi al Senato

Lo scontro è sulla risoluzione che sarà votata dopo le comunicazioni del premier. Un’intesa ancora non c’è, una riunione di maggioranza è in corso. Secondo quanto riferito ieri da fonti parlamentari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle non ci sarà una mozione presentata dai pentastellati. La risoluzione di maggioranza, che sarà messa a punto dal sottosegretario agli Affari Europei Vincenzo Amendola sarà l’unica risoluzione ad essere presentata dai partiti che sostengono il governo.

Nella risoluzione non solo le armi

Il testo della maggioranza comprende, oltre all’invio delle armi, anche altri punti, come la richiesta di adesione dell’Ucraina all’Ue, il Repower Eu sull’energia, gli interventi per famiglie e imprese messe in difficoltà dalla crisi e la revisione del patto di stabilità. Punti, questi, sui quali c’è accordo dentro la maggioranza. «Siamo impegnati a dare un mandato pieno a Draghi in vista di un Consiglio Ue molto complicato, con un conflitto nel cuore dell’Europa, ha detto il senatore Pd, Alessandro Alfieri, a margine dei lavori del vertice maggioranza-governo sulla risoluzione.