maturità 2022
5:31 pm, 20 Giugno 22 calendario

Albano e Iva Zanicchi, vip al top ma senza diploma di maturità

Di: Redazione Metronews
condividi

«Il mio esame di maturità? Io sono arrivato al secondo anno dell’Istituto magistrale e poi mi sono fermato perché sono stato bocciato». È quanto rivela all’Adnkronos Al Bano Carrisi , alla vigilia degli esami del 2022, spiegando di non essersi mai diplomato perché più interessato alla musica che ai libri. «Ho fatto due anni per diventare insegnante delle scuole elementari – racconta il cantante – ma ero già più interessato alla musica e alle canzoni che ai libri di scuola. Alle magistrali erano tutti sintonizzati sul fattore fare sciopero piuttosto che a studiare, inoltre io ero bravissimo in disegno e ricordo che ne feci uno per me e uno per una ragazza che a me piaceva molto e a lei misero 8 e a me 4. A quel punto pensai – continua scherzando – Questa è una vera ingiustizia!». «Ho lasciato gli studi a 15 anni – racconta ancora Al Bano – e già cantavo, infatti il professore di religione e di musica mi invitò a cantare nella presidenza delle scuole magistrali. Anni dopo – conclude scoppiando in una fragorosa risata – chiesi la mia pagella e notai che avevo 4 in musica». Alla domanda se gli dispiace non essersi diplomato, Al Bano conclude: «Mi sono diplomato all’Università della vita e lì a pieni voti».

Iva Zanicchi senza maturità: «Mai detto, mi vergognavo»

«L’esame di maturità? Non me lo ricordo perché non l’ho fatto purtroppo, sono intelligente di mio, una autodidatta». È quanto rivela per la prima volta Iva Zanicchi all’Adnkronos, ammettendo di non averlo mai detto prima perché le pesava molto. «Avevo una specie di complesso di inferiorità – ammette – ma poi mi sono detta  che imbecille sono? Certo, è importante avere le basi fondamentali, ma se tu hai voglia di apprendere e di conoscere lo puoi fare anche da sola, infatti io scrivo anche libri, oggi ho presentato il mio quarto volume». «Non ho mai detto di non essermi diplomata perché mi è sempre pesato molto – spiega – Però ho studiato tanto e vedo intorno a me dei laureati che sono ignoranti come delle pecore. Valeva più fare le medie un tempo che diplomarsi oggi – racconta – Noi studiavamo le poesie in latino, leggevamo I Promessi Sposi e passi della Divina commedia, cose che nelle scuole di oggi sono impensabili». Parlando della sua storia familiare la Zanicchi continua : “Dopo la terza media, era la fine degli anni ’50 – ricorda – sono andata a Livocchio, un paese sull’Appennino toscano, dove c’era un maestro meraviglioso che credeva tanto in me e che mi ha aperto la mente. Ho studiato con lui e ho imparato tutto. Mi faceva leggere tantissimi libri».  «Io sarei andata al liceo – sottolinea la Zanicchi – ma noi non eravamo una famiglia benestante, eravamo gente umile. Lavorava solo mio padre ed eravamo quattro figli e nelle famiglie di allora facevano studiare il maschio. Nonostante tutto io ho studiato tantissimo e ho avuto persino un fidanzatino che studiava storia dell’arte all’università e con lui andavamo in giro a vedere le mostre. Ho imparato tanto da lui».

Mariotto: il mio esame, che incubo

«Rigore, disciplina, studio, applicazione. La scuola e la maturità mi sono servite moltissimo anche per la vita, per la mia professione di stilista». E’ quanto ha dichiarato all’Adnkronos Guillermo Mariotto ricordando la sua maturità ottenuta con ottimi voti a Caracas presso un istituto di padri agostiniani.
«Abbiamo dovuto portare tutte le materia, 19 in tutto, un vero e proprio incubo – ha proseguito Guillermo Mariotto – Ricordo che girava un aneddoto legato a Napoleone. L’imperatore domandava a due ufficiali, prima di andare in battaglia, se avessero mai avuto paura. La risposta fu, categorica, no. Vuol dire che non avete mai fatto un esame, replicò l’imperatore». «Forse è solo un aneddoto – ha aggiunto ancora lo stilista – Ma quei mesi passati sui libri non sono stati vani. Anche se padre Domingo ci trattava con un solo guanto, quello di ferro. Anche quello è servito».

Marchini promossa a pieni voti

«Sono stata promossa alla maturità con ottimi voti, ma ero esausta, stremata. Un mese a casa a studiare, ad impegnarmi, 8 ore al giorno dinanzi ai libri senza mai uscire di casa. Ma ne è valsa la pena».  E’ il ricordo  di Simona Marchini che ha frequentato nella capitale il Liceo Classico Manzoni (una succursale dello storico Visconti). «Ho studiato latino e greco e mi sono serviti moltissimo. Non sono lingue vetuste e polverose, servono ancora oggi a strutturare la mente», ha proseguito.  «Sentivo il peso della mia maturità e condividevo con i compagni il rispetto profondo per i miei professori – ha proseguito l’attrice e regista romana – Studiare era un piacere, non erano importanti i voti e i risultati, anche se ho sempre amato moltissimo le materie umanistiche».

20 Giugno 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo