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10:27 pm, 20 Giugno 22 calendario

Crisi del gas, anche l’Olanda riaccende il carbone

Di: Redazione Metronews
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Anche l’Olanda riaccende le centrali a carbone: il governo toglierà le restrizioni sulla produzione di elettricità alimentata a carbone per compensare i tagli di gas russo.

L’Olanda e il carbone

Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Energia e dell’Ambiente, Rob Jetten. «Il governo ha deciso di revocare immediatamente le restrizioni alla produzione per le centrali a carbone dal 2022 al 2024. Ciò significa che le centrali a carbone possono nuovamente funzionare a pieno regime». Le centrali olandesi a carbone possono ora «funzionare a pieno regime invece del massimo del 35%», in vigore da gennaio 2022 nel Paese al fine di ridurre le emissioni di CO2, ha annunciato il ministro dell’Ambiente e dell’Energia. La decisione olandese, «preparata con i colleghi europei», ha spiegato Jetten, arriva il giorno dopo annunci simili in Germania e Austria per utilizzare più carbone così da compensare il calo delle consegne del gas russo.

Il taglio di Gazprom

Gazprom ha già interrotto le consegne a numerosi paesi europei, tra cui Polonia, Bulgaria, Finlandia e Paesi Bassi. La scorsa settimana Gazprom ha annunciato tagli alla consegna del gas attraverso il gasdotto Nord Stream. Ci si aspetta ora che la Russia chiuda ancora di più i rubinetti nei prossimi mesi. Per la Germania la situazione è «grave», visto che continua a importare il 35% del suo gas dalla Russia – contro il 55% di prima della guerra – anche se l’approvvigionamento del Paese resta per il momento garantito, a detta del ministro dell’Economia Robert Habeck. Gli olandesi dipendono invece da Mosca per circa il 15% delle forniture di gas, rispetto a una media del 40% nell’Ue.

La Germania: “La data di uscita dal carbone resta”

La Germania comunque punta ancora a chiudere le sue centrali a carbone entro il 2030, nonostante la decisione di tornare ad utilizzare maggiormente le centrali alimentate con quel combustibile, visto il taglio delle forniture di gas russo. «La data di uscita del carbone del 2030 non è affatto in dubbio», dice il portavoce del ministero dell’Economia. Il governo tedesco ha riferito domenica che utilizzerà le cosiddette centrali a carbone di riserva, attualmente ritenute ultima risorsa, per garantire la sicurezza energetica del Paese mentre Mosca continua a tagliare i flussi di gas verso l’Europa. Alcune centrali rimarranno operative dunque più a lungo di quanto previsto nel piano di transizione energetica tedesco. L’estensione di alcune centrali elettriche sarà «una misura a breve termine», per un periodo «limitato» fino a marzo 2024, ha tenuto a precisare Berlino. «

Anche l’Austria, dipendente anche dal gas russo, ha annunciato domenica il prossimo riavvio di una centrale a carbone in disuso per poter sopperire a un’eventuale penuria.

20 Giugno 2022
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