Siccità
5:26 pm, 18 Giugno 22 calendario

Ancora caldo torrido, scatta l’allarme siccità

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il caldo e la siccità colpiscono duro. E mentre al Nord si pensa di far ricorso ad una irrigazione intelligente, le previsioni meteorologiche non lasciano scampo. Almeno per i prossimi sette giorni. L’anticiclone africano Scipione lascerà infatti il posto a un’altra figura di origine sub-tropicale, in una sorta di staffetta che arroventerà l’Italia specie nel corso della prossima settimana facendo cadere alcuni record di temperatura.

Dando un’occhiata ai numeri, in questi giorni si sta vivendo un’anomalia termica positiva di circa 6 gradi rispetto alle medie climatiche di riferimento, ma la prossima settimana questa discrepanza aumenterà addirittura fino a 10 gradi.

Il picco di caldo settimana prossima

Il picco di questa nuova ondata arriverà tra il solstizio d’estate (martedì 21), che rischia di diventare il più caldo dal 2003 (il giugno più caldo della storia climatica italiana insieme al 2019) e venerdì 24. Si tratta di una fase meteo climatica del tutto eccezionale con un’anomalia di temperature fin verso gli 8 C in più rispetto a quanto ci si attenderebbe in questo periodo dell’anno. Secondo IlMeteo.it il caldo non mollerà la presa neppure durante le ore notturne.

L’Emilia Romagna chiede lo stato d’emergenza

Intanto, dopo il Piemonte che ha già annunciato la necessità di razionare l’acqua, anche l’Emilia Romagna è già pronta a chiedere lo stato d’emergenza per «ricadute sul fronte delle produzioni agricole, ma non solo.  Gli habitat naturali – spiega l’assessore regionale all’Ambiente e protezione Civile, Irene Priolo – sono messi a dura prova e registriamo anche una forte risalita del cuneo salino. In queste ore stiamo già lavorando per istruire la pratica, completa e approfondita, affinché sia accolta da Palazzo Chigi».

L’allarme caldo per gli animali in Lombardia

A soffrire il caldo sono anche gli animali nelle fattorie lombarde, a cominciare dalle mucche che con le alte temperature stanno producendo per lo stress fino al 10% di latte in meno. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia nel sottolineare che preoccupa anche il calo delle rese nel foraggio per l’alimentazione degli animali, tagliate dall’assenza di precipitazioni. Per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte.

Le contromisure alla siccità della Coldiretti

Per questo, rileva la associazione, nelle stalle «sono già scattate le contromisure anti afa, con gli abbeveratoi che lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi».

Caldo e siccità fanno aumentare i consumi di energia

Nelle stalle, inoltre, sono in funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per sopportare meglio la calura e i pasti vengono rimodulati, per aiutare le mucche a nutrirsi al meglio. «Al calo delle produzioni di latte, si aggiungono dunque i maggiori consumi di energia ed acqua che in questo momento sono costosi e carenti – osserva l’associazione – La situazione nelle campagne è drammatica in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate. La preoccupazione è forte anche per il calo delle rese produttive, dall’orzo al frumento fino ai foraggi, con mais e riso osservati speciali».

18 Giugno 2022
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