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12:04 pm, 17 Giugno 22 calendario

Manè cuore d’oro: torna a giocare nel fango del suo villaggio

Di: Redazione Metronews
Manè
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Sadio Manè quest’anno ha giocato la finale di Champions League ed è stato protagonista di una grande stagione in Coppa d’Africa. Ma, tornato in Senegal, non ci ha pensato nemmeno un attimo, e mentre tutta l’Europa del pallone discute del suo prossimo passaggio al Bayern Monaco, non ci ha pensato nemmeno un momento a giocare una partitella con alcuni connazionali nel posto in cui la sua carriera ha avuto inizio. E cioè un campo di terra e fango (forse più fango che terra), davanti a una tribuna fatta di lamiere e tubi innocenti. Non esattamente l’erba del Parco dei Principi di Parigi, dove ha giocato la finale di Champions, o quella di Anfield, dove ha giocato negli ulti anni. Un posto dove le sue gambe che valgono milioni avrebbero potuto farsi del male.

Manè non ha dimenticato la sua gente

Siamo nel villaggio di Bambali in Senegal. Un posto in cui – questo è ovvio – Manè è considerato una sorte di eroe. Anche perché il giocatore finanzia costantemente progetti di sviluppo per aiutare la sua gente e distribuisce soldi per svariati bisogni. La notizia l’ha pubblicata lui stesso sul suo profilo Instagram, corredandola con foto e la frase “Sono tornato sul campo di Bambaly, dove tutto è iniziato“. Regalando ancora una gioia alla sua gente, che non ha mai dimenticato nonostante il successo nel mondo del calcio. Nel corso di un’intervista rilasciata a Teledakar il giocatore un paio d’anni fa ha detto che i beni di lusso non sono una priorità per lui, uno che ha vissuto la povertà e che ora prova a ridare indietro un po’ della fortuna che ha fatto grazie al calcio.

«Perché dovrei volere dieci Ferrari, cento orologi e due aerei – si è chiesto nel corso dell’intervista – cosa faranno questi oggetti per me e per il mondo?». E poi: «Io so cosa voglia dire avere fame, ho lavorato nei campi, sono sopravvissuto alle guerre, ho giocato a calci a piedi nudi, non sono andato a scuola perché non potevo permettermelo. Oggi con quello che guadagno grazie al calcio posso aiutare la mia gente, ho costruito scuole ed uno stadio. Fornisco vestiti, scarpe, cibo per persone in estrema difficoltà. Preferisco che il mio popolo riceva un pò di ciò che la vita mia ha dato».

 

 

 

17 Giugno 2022
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