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11:30 am, 17 Giugno 22 calendario

Iss su Covid: sei Regioni sono tornate “a rischio alto”

Di: Redazione Metronews
sei Regioni
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Sei Regioni sono tornate ad essere classificate “a rischio alto” per la presenza di molteplici allerte di resilienza del Covid. Una sola Regione è classificata a rischio basso e 14 sono classificate a rischio moderato ai sensi del Dm del 30 aprile 2020. Lo certificano i dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia, diffusi dall’Iss. «Il governo farà le valutazioni del caso e prenderà poi le decisioni che ritiene più opportune. I soggetti che sono infetti possono contagiare: se circolano liberamente soggetti infetti, poi è ovvio che possono contribuire significativamente alla curva dei contagi». Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, commentando le parole del sottosegretario alla Salute Andrea Costa sulla possibilità, a breve, di eliminare l’isolamento domiciliare per i positivi al Covid.

Allerta per sei Regioni

Secondo i dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia, diffusi dall’Iss, sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 310 ogni 100.000 abitanti (10/06/2022 -16/06/2022) vs 222 ogni 100.000 abitanti (03/05/2022 -09/06/2022). Nel periodo 25 maggio – 7 giugno 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,73-1,18), in aumento rispetto alla settimana precedente (quando era pari a 0,75), con un range che supera la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in aumento, con un intervallo che raggiunge la soglia epidemica: Rt=0,95 (0,91-1) al 07/06/2022 vs Rt=0,80 (0,77-0,85) al 31/05/2022. Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 1,9% (16 giugno) vs il 2% (9 giugno). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 6,7% (16 giugno) vs 6,6% (9 giugno).

Con Omicron meno long Covid

La variante Omicron del virus Sars-Cov2 ha meno probabilità di causare il long Covid rispetto alla variante Delta dello stesso virus. A dirlo, è l’analisi dei ricercatori del King’s College London dello studio ZOE COVID Symptom, pubblicata su The Lancet. Si tratta del primo studio sottoposto a revisione paritaria sul rischio di long Covid e sulla variante Omicron. Il long Covid è definito dalle linee guida NICE come la presenza di sintomi nuovi o in corso da più quattro settimane dopo l’inizio della malattia. Questi ultimi includono affaticamento, mancanza di respiro, perdita di concentrazione e dolore articolare. I sintomi possono influenzare negativamente le attività quotidiane e in alcuni casi possono essere gravemente limitanti.

17 Giugno 2022
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