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11:53 am, 15 Giugno 22 calendario

Banca Etruria, Boschi: “Mio padre assolto, oggi ho pianto in ufficio”

Di: Redazione Metronews
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“Oggi ho pianto. Avevo giurato a me stessa che non avrei mai pianto per Banca Etruria. Oggi l’ho fatto. E non ho paura di ammetterlo in pubblico. Ho pianto come una bambina, in ufficio, alla Camera”.

Lo ha detto Maria Elena Boschi in un post su Fb, dopo la chiusura giudiziaria della vicenda che ha riguardato suo padre Pier Luigi Boschi.  Sono stati infatti tutti assolti perchè il fatto non sussiste, dice la sentenza emessa dal giudice Ada Grignani al termine della camera di consiglio, per i 14 imputati: Pier Luigi Boschi ex vicepresidente di Banca, Alessandro Benocci, Rosanna Bonollo, Claudia Bugno, Daniele Cabiati (ultimo direttore generale della banca), Carlo Catanossi, l’ex vicedirettore Emanuele Cuccaro, Giovanni Grazzini, Alessandro Liberatori, Luigi Nannipieri, Luciano Nataloni, Anna Maria Nocentini Lapini, Claudio Salini e Ilaria Tosti.

Maria Elena Boschi: “Si chiude un calvario, vicenda ha segnato la mia vita”

“Ho pianto perché mio padre è stato assolto dall’ultima accusa che gli veniva mossa su Banca Etruria. Con oggi si chiude un calvario lungo sette anni. E si chiude nell’unico modo possibile: con la certezza che mio padre era innocente. La verità giudiziaria non cambia niente per me: ho sempre saputo che mio padre è stato attaccato sui media e non solo per colpire altri. Ma oggi la verità giudiziaria stabilisce ciò che io ho sempre saputo nel mio cuore: mio padre è innocente. E ora lo sanno tutti, non solo la sua famiglia”.
“Lo sa il popolo italiano, nel cui nome la sentenza è stata pronunciata. Lo sanno le Istituzioni di questo Paese che io ho servito con dignità e onore. Lo sanno gli avversari politici che mi hanno chiesto le dimissioni per reati che mio padre non aveva fatto. Lo sanno i talk che hanno fatto intere trasmissioni contro di me e di noi e che non dedicheranno spazio a questa vicenda”.

“Odiatori seriali”

“Lo sanno gli odiatori che mi hanno insultato spesso con violenza verbale e frasi sessiste nel silenzio complice e imbarazzato di tanti”, continua Boschi. “Questa vicenda ha segnato la mia vita e la mia carriera molto più di quanto uno possa pensare: ma le lacrime di oggi sono lacrime di gioia e di speranza. Perché nessuno debba subire quello che ha subito la mia famiglia. Combatterò per una giustizia giusta. E ringrazio quei tanti magistrati che in ogni angolo del Paese fanno prevalere il diritto sull’ingiustizia. Grazie a chi mi è stato vicino. Ti voglio bene babbo”.

15 Giugno 2022 ( modificato il 17 Giugno 2022 | 0:01 )
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