Mancini, Scalvini e l’Italia giovane contro la Germania

CALCIO – Il ct Roberto Mancini lancia un’Italia fresca e giovane contro la Germania. L’Italia di Scalvini, il talento dell’Atalanta, per esempio. «Diventerà un grandissimo». Martedì sera alle 20.45, in Nations League, prosegue il viaggio nel rinnovamento.

Mancini, Scalvini e il corso giovane
Le parole del ct in conferenza stampa, appena arrivato dopo il viaggio dall’Inghilterra, elogiano i “ragazzi” azzurri: «Pensavo che i ragazzi potessero fare un po’ più di fatica, avevano giocato poco insieme. Mi è piaciuta la personalità avuta dai più giovani. Abbiamo fatto un buon lavoro ma c’è da fare tanto. Quando saremo dominanti, come con l’altra squadra, e fluidi in fase realizzativa saremo un passo in avanti. Ci sono tante cose buone però». E continua: «Credo che domani metterò giocatori freschi. È l’ultima e non è facile. In questi 25 giorni insieme la cosa più importante è che i più giovani si sono allenati con calciatori più esperti. Possono essere migliorati a livello di personalità».
Il ct punta anche su Luiz Felipe e Caprari
Colpiscono le parole di Mancini sul baby Scalvini (foto in alto Lapresse): «È molto bravo, è un ragazzo che può giocare in due ruoli, è tecnico, ha un bel fisico. Deve fare solo esperienza. Diventerà un grandissimo calciatore». Non solo Scalvini, però: «Cercherò di fare debuttare non solo lui. Luiz Felipe può diventare importante, anche Caprari, spero, perché è stato infortunato per 15 giorni».
Problemi in fase realizzativa: l’esortazione a Scamacca
Dopo il match con l’Inghilterra, un pensiero speciale del ct è per la fase realizzativa: «Nel complesso siamo stati bravi, abbiamo fatto una buona gara e non era semplice. Abbiamo avuto tante occasioni, ma dobbiamo migliorare quando arriviamo alla conclusione. Alcuni errori fanno parte del percorso di crescita, però mi ritengo soddisfatto dei ragazzi, anche i nuovi che hanno esordito oggi hanno fatto molto bene. Sono contento». Una sottolineatura particolare per Scamacca: «Col fisico che ha, deve imparare a muoversi meglio con la squadra, salire».
Mancini non chiude del tutto a Insigne in azzurro
E Insigne, “fuggito” in Canada, al Toronto? Dovrà dire addio alla Nazionale? La risposta del ct: «Dipenderà come starà, in questi anni ci ha dato tanto, è un grande giocatore, vedremo quello che succede nel campionato americano».
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