Mascherine, niente obbligo agli esami scolastici

Niente obbligo di mascherine agli esami scolastici. Saranno solo “raccomandata”. È quanto emerge dall’incontro tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il Ministro della Salute Roberto Speranza. All’incontro ha partecipato anche il Presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, che ha illustrato il quadro epidemiologico. Agli Esami di stato, sia del primo che del secondo ciclo, Medie e Superiori, verrà meno l’obbligo di indossare la mascherina, che verrà solo “raccomandata”. Sarà dunque proposta una norma al prossimo Consiglio dei Ministri, alla quale seguirà poi una circolare esplicativa alle scuole. Nell’incontro si è parlato anche della riapertura della scuola a settembre in presenza e in sicurezza. La decisione porta un po’ di chiarezza nel caos che si stava creando nelle scuole, anche in vista della scadenza delle norme Covid del 15 giugno. Prima dell’incontro dei ministri, gli esperti si erano divisi su varie ipotesi. «Mascherina agli scritti per salvare gli orali», era l’idea del virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano. «Durante gli scritti, ritengo ci sia un contesto ambientale facilitante un possibile contagio – aveva spiegato l’esperto – usando la mascherina agli scritti si proteggono gli studenti da eventuali positivi e si mantiene la salute fino all’orale. Poi all’orale, con una bella distribuzione degli spazi, con buon senso e attenzione anche alla ventilazione, perché no, la mascherina si può togliere».

Su mascherine niente obbligo

«In questa fase della pandemia le mascherine in luoghi chiusi restano ancora indispensabili a fronte di un virus, tutt’ora circolante – aveva sottolineato Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza – sul fronte della scienza, quindi, c’è la forte raccomandazione di usarla negli spazi chiusi, come chiaramente a scuola e, quindi, all’esame di maturità. Questo è quello che indicano le evidenze. Ma la decisione concreta la prenderà la politica». Agli esami di Maturità «richiedere ai ragazzi di portare la mascherina agli scritti e toglierla, con le ragionevoli distanze, agli orali, ha senso», aveva commentato Massimo Galli, già direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. Di parere diverso Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: «È assurdo che, nella stessa scuola dove siamo andati a votare, iniziano le prove di terza media e poi la Maturità. Ieri c’erano, sbagliando, anziani e fragili senza mascherina, perché era fortemente raccomandata. Invece i ragazzi di 13 anni e 18 anni devono obbligatoriamente metterla. Io credo che sarebbe giusto dare una raccomandazione all’uso della mascherina a chi ne ha più bisogno degli altri. Continuare la tiritera “sì allo scritto e no all’orale” è demenziale. I ragazzi così hanno messaggi fuorvianti. La mascherina alla Maturità va levata, questo dovrebbe dire un ministro serio».