Musica
5:20 pm, 13 Giugno 22 calendario

Al via da Milano il tour di Cremonini: «Sono nato per i live»

Di: Redazione Metronews
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MUSICA Sette date in sette stadi, tutte avviate verso il sold out: i presupposti del tour di Cesare Cremonini sono grandiosi, traduzione in numeri di un evento che si preannuncia imponente.

«Io sono nato per fare gli stadi – dichiara soddisfatto Cremonini – non avrei potuto vivere il compromesso con la mia modalità di essere, non ti insegnano a stare sul palco, non c’è un X-Factor che te lo insegna, o ce l’hai o non ce l’hai, il canto si può sempre aggiustare, io mi reputo un performer, uno che mette l’anima nelle cose che fa».

L’obiettivo di Cremonini: «Portare negli stadi un progetto artistico»

La meta che Cremonini insegue in questa serie di concerti è provare a creare una determinata atmosfera negli stadi: «La mia idea – racconta – è quella di portare dentro gli stadi italiani un progetto artistico, che in qualche modo aggiunga qualcosa allo stereotipo del grande show negli stadi, una sfida in più, quello di rendere lo stadio un luogo artistico»; una sfida rischiosa ma per Cremonini, come specifica lui stesso, «questo è il mio modo di stare al mondo».

Il pubblico che affollerà gli stadi di Milano (stasera), Torino, Padova, Firenze e Bari nei prossimi giorni ascolterà oltre 25 canzoni, tutti singoli, oltre, naturalmente, ai brani tratti da La ragazza del futuro, suo ultimo lavoro, per una scaletta che va a rispolverare tutta la carriere del cantautore bolognese: «La mia vita è stata un’audizione continua, anche oggi è una cosa nuova, quando parti e fai una cosa in crescita la tensione resta sempre come se fosse una prima volta».

Il viaggio in musica attraversa il Festival di Sanremo e arriva al tour

Un percorso, il suo, che ultimamente è passato anche da Sanremo. La sua performance all’Ariston – un medley di alcuni dei suoi più importanti successi – è stato uno dei momenti più seguiti e apprezzati dal pubblico a casa (picco di ascolti di oltre 14 milioni di italiani su Poetica), non un’ospitata classica, ma una vera e propria celebrazione, un successo tale che, nei due mesi successivi all’apparizione, sono stati venduti 95 mila biglietti per questo tour, una corsa al botteghino che Cremonini spiega così: «La gente ha pensato: “ok, se compro il biglietto vedrò questo”».

«La Rai mi ha proposto un one man show, per ora preferisco i live»

Cremonini si è talmente tanto mosso a suo agio sul palco del teatro Ariston di Sanremo che da parte della Rai, come ammette lui stesso, sarebbe anche partita la suggestione di un One Man Show tutto suo: «Mi è stato proposto poco dopo Sanremo di rifletterci in maniera approfondita, non una proposta ufficiale, ma in questo momento è il live quello che manca a questo paese e a me. In futuro può succedere di tutto, sicuramente è stato bello, sono aperto perché vivo un momento della carriera in cui offrire la mia personalità musicale ad un pubblico diverso è bello». Un “no” quindi, ma giusto momentaneamente, il tempo di affrontare questa avventura.

Nel tour il duetto virtuale con Lucio Dalla

Uno dei momenti fondamentali dello show di Cremonini sarà quello del duetto virtuale con Lucio Dalla, «non un omaggio – come ci tiene a specificare lui stesso – ma un duetto. Ho chiesto alla fondazione Dalla che mi ha supportato con grande entusiasmo di estrarre la voce originale della composizione di Stella di mare, aspetto con grande emozione quel momento perché appare la sua faccia, la tecnologia ci permette di farlo, potevo spingermi più in là con un ologramma ma non mi sono permesso».

Presto spiegata anche la scelta di Stella di mare, nell’immenso repertorio di Dalla: «Perché la costruzione della canzone permette un inizio di un certo tipo, era perfetta per dare una sorpresa importante al pubblico e non è allineata alle cinque canzoni di Lucio che si cantano nelle osterie bolognesi, e poi è una canzone d’amore inafferrabile».

Dalla è un personaggio fondamentale per Cremonini, tant’è che tempo fa aveva perfino annunciato l’idea di girare un film sul collega scomparso: «Per fare un film su Lucio serve un anno intero; tra Sanremo, il nuovo disco e il tour ho deciso di procedere con calma, l’argomento merita una preparazione personale, il mondo del cinema non è quello della musica, non puoi fare le cose in preda all’entusiasmo, specie se parli di un artista come Lucio Dalla».

Il tour negli stadi avrà una versione invernale per il sud

Il tour negli stadi di Cremonini verrà replicato, in forma ovviamente diversa d’inverno, nei palazzetti, soprattutto per raggiungere anche il pubblico del sud, come a Bari: «Porteremo questo show nei palazzetti perché ci sono regioni dove gli stadi non sono agibili o non si può andare: io vorrei suonare in Sicilia, in Sardegna, in Campania; vorrei davvero suonare di più al sud».

Sull’argomento prende parola anche Roberto De Luca, presidente di Live Nation Italia (https://www.livenation.it), società organizzatrice del tour: «Non si può andare perché non entrano camion e gru, non sono attrezzati, non hanno le infrastrutture o le capienze necessarie».

In realtà, il tour di Cesare Cremonini si concluderà a Imola, all’autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari, con quello che più che un concerto sarà un raduno per la sua grande comunità di fans: «Imola sarà il primo raduno vero della mia carriera, ma ha la particolarità di arrivare dopo un tour di sette stadi, è un progetto ambizioso».

13 Giugno 2022
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