Human Rights Watch: crimini russi ma ucraini non hanno protetto i civili

Le forze russe hanno ucciso e ferito numerosi civili in otto bombardamenti nella città di Chernihiv, nell’Ucraina nord-orientale all’inizio di marzo 2022. E’ la conclusione di un’inchiesta condotta sul campo dalla Ong Human Rights Watch. Secondo il rapporto negli otto episodi sono morti 98 civili e 123 sono rimasti feriti. In quattro di questi attacchi, dal cielo e da terra, sarebbero state violate le leggi di guerra. Tra questi il bombardamento di un complesso di appartamenti che ha ucciso 47 civili, un attacco che ha ucciso almeno 17 persone in una fila di pane fuori da un supermercato e due attacchi separati, di cui uno con bombe a grappolo, vietate, che ha danneggiato due ospedali.
Forze ucraine non hanno protetto i civili
Le forze ucraine però potrebbero aver messo a rischio i civili in cinque degli attacchi delle forze russe, incluso uno in cui le forze di difesa territoriale avevano stabilito la loro base in una scuola. In uno di questi attacchi i russi ha colpito un ospedale, vicino ad un posto di blocco militare. Gli altri quattro attacchi potrebbero ancora aver violato i divieti contro attacchi indiscriminati o sproporzionati, nonostante l’apparente presenza nelle vicinanze di truppe ucraine. «Le forze russe a marzo hanno ripetutamente attaccato le aree popolate di Chernihiv da terra e dall’aria con apparente disprezzo per la morte di civili» ha affermato Belkis Wille, ricercatore senior di crisi e conflitti presso Human Rights Watch. « Il mancato trasferimento dei civili da parte delle forze ucraine in alcune aree ha aumentato il numero delle vittime, ma chi attacca deve comunque distinguere tra civili e combattenti».
Inchiesta sul campo
Tra l’8 marzo e il 9 maggio, Human Rights Watch ha intervistato 34 persone, inclusi 24 testimoni degli otto attacchi, oltre a soccorritori di emergenza, funzionari dell’amministrazione regionale di Chernihiv e pubblici ministeri locali, che hanno fornito dati sulle vittime civili. Il 19 e 20 aprile, i ricercatori hanno ispezionato i siti degli otto attacchi. Nel report vengono documentati dettagliatamente i singoli casi, l’uso massiccio di armi devastanti e vietate dalle convenzioni internazionali in aree densamente abitate. Infine una raccomandazione per tutti: Russia e Ucraina dovrebbero evitare l’uso di armi esplosive con effetti ad ampia area nelle aree popolate.
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