Cieli europei chiusi a Lavrov. Razov alla Farnesina

«L’impensabile è accaduto». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, commentando la decisione di diversi Paesi europei di chiudere i propri spazi aerei al suo volo, costringendolo a rinunciare alla prevista visita alla Serbia, Paese amico di Mosca. «Si è trattato della privazione a uno stato sovranità di svolgere la propria politica estera», ha detto il ministro Lavrov in una conferenza stampa online. «Simili azioni ostili contro il nostro Paese possono creare problemi», ha commentato a sua volta il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, il quale ha assicurato che la Russia e la Serbia manterranno i loro contatti.

La Russia pensa di interrompere le forniture di gas

Interrompere le forniture energetiche dalla Russia ai tre Paesi – Macedonia del Nord, Bulgaria e Montenegro – che hanno vietato l’ingresso nel loro spazio aereo al volo del ministro  Lavrov che doveva recarsi in visita a Belgrado oggi e domani. È  la proposta di Vladimir Dzhabarov, primo vicepresidente della Commissione Esteri del Consiglio della Federazione, il Senato russo. «Quindi, per questi Paesi il gas naturale russo non è assolutamente tossico, mentre il sorvolo di un aereo con un ministro russo è fonte di seria preoccupazione. Sorge la domanda, forse non vale affatto la pena fornire energia a questi Paesi», ha dichiarato Dzhabarov sul suo canale Telegram, rilanciato dall’agenzia Ria Novosti.

Il diplomatico Razov alla Farnesina

Intanto il segretario generale del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato alla Farnesina, su istruzione del ministro Luigi Di Maio, di concerto con Palazzo Chigi, l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergei Razov. L’ambasciatore Sequi ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal Ministero degli Esteri russo.

Il Segretario Generale della Farnesina ha inoltre rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro Paese in una campagna anti-russa. Sequi ha rinnovato a Razov la condanna per l’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa. Sequi – si legge in una nota – ha ribadito l’auspicio del Governo italiano che si possa giungere presto a una soluzione negoziata del conflitto su basi eque e di rispetto della sovranità ucraina e dei principi del diritto internazionale.

“Ricordo che la guerra è stata provocata dalla Russia, che è l’aggressore, e sta mietendo vittime tra i cittadini ucraini, che sono gli aggrediti. Noi continueremo a lavorare per la pace, continueremo a lavorare per un’escalation diplomatica, ma per volere la pace bisogna essere in due”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, a Napoli