Domenica 8 maggio è la festa della mamma
Mamme che scappano da Mariupol a piedi con i loro bambini, mamme che scrivono i loro numeri di telefono sulle schiene dei figli in caso succeda loro qualcosa, mamme divise tra il desiderio di non abbandonare i mariti rimasti in Ucraina a combattere e quello di mettere in salvo i figli. Non può non andare alle mamme dell’Ucraina il pensiero del mondo, mentre tutto è pronto per la festa della mamma, che si celebra come sempre la seconda domenica di maggio, che quest’anno cade l’8 maggio.
La tradizione ha origini molto antiche. Già al tempo dei Greci e dei Romani veniva celebrato nel quinto mese dell’anno il culto delle divinità femminili e della fertilità.
L’origine della festa della mamma
Le origini della festa così come la conosciamo oggi risalgono nell’America del 1908: l’idea venne a Anna M. Jarvis, con un memoriale in onore di sua madre, attivista pacifista. Nacque così il Mother’s Day, Giornata della madre che aveva come simbolo il garofano bianco. Riscosse un tale successo che il presidente americano Wilson nel 1914 decise di ufficializzarla in occasione del Congresso, dove fu stabilito che la ricorrenza che avrebbe rappresentato un’espressione pubblica di riconoscenza, amore e gratitudine per tutte le madri, sarebbe stata festeggiata sempre nella seconda domenica di maggio.
Alla decisione americana fecero poi seguito moltissimi altri Paesi. La Svizzera nel 1917, la Finlandia nel 2018, seguita nel 1919 da Norvegia e Svezia. Dal 1923 si festeggia la mamma anche in Germania, in dal 1924 e in Italia dal 1933.
Nel nostro Pese nel 1958 una legge istituì la Festa della mamma l’8 maggio. La ricorrenza ha mantenuto una data fissa fino al 2000, anno in cui è stata trasformata in una festa mobile, per dar modo alle madri di trascorrere più tempo con i propri cari. In quell’anno fu deciso che la giornata da dedicare alle mamme sarebbe stata la seconda domenica di maggio, che quest’anno coincide proprio con la sua data originale.
L’80% delle madri mette i propri desideri al secondo posto
L’80% delle madri sente di mettere i propri bisogni e desideri al secondo posto, poiché il tempo per sé è vissuto con conflittualità e senso di colpa. Quasi tutte (98%) vivono la cura familiare, della casa o il lavoro come prioritario a differenza dei papà, che hanno questa percezione solo nel 65% dei casi (il 33% in meno rispetto alle mamme). Tra le motivazioni, la mancanza di tempo è riportata da oltre la metà delle madri (55%), ma anche in questo caso la percezione è diversa tra i genitori: solo il 30% dei padri (-25% rispetto alle madri) dichiara di non avere abbastanza tempo per prendersi cura di sé.
Sono questi alcuni dati emersi dalla nuova analisi di Lifeed, condotta su un campione di 400 mamme (di età compresa tra 28 e 55 anni) che hanno partecipato a un percorso sulla maternità e la cura di sé. A loro è stato chiesto di riflettere su come vivono il tempo dedicato a sé stesse e sulle competenze di cui si sentono arricchite quando lo fanno.
Il valore di una mamma
ProntoPro, marketplace di riferimento che mette in contatto domanda e offerta di servizi professionali, ha provato a fare una stima del valore della professione della mamma, valutandolo secondo i servizi che offre ogni giorno gratuitamente in famiglia. È sempre stata in salita, in Italia, la vita delle mamme che lavorano dentro e fuori casa, ma, negli ultimi due anni, la pandemia ha ulteriormente messo alla prova mamme e neomamme che si sono destreggiate tra smart-working e didattica a distanza sotto i colpi dei lockdown. In un momento storico in cui la casa doveva essere reinventata per lasciare a ognuno il proprio spazio, sono molte le mamme che hanno rinunciato al loro impiego esterno per fare i genitori a tempo pieno. Secondo le stime di Save the Children, infatti, il 77% dei lavoratori padri e madri che hanno dato dimissioni consensuali con bambini sotto i 3 anni, sono mamme.
Marco Scopel, psicologo e psicoterapeuta iscritto a ProntoPro ha aiutato a rendere più chiaro il quadro, confermando che i bambini, soprattutto nella fascia della scuola primaria, hanno molto sofferto le chiusure degli ultimi 24 mesi, anche a causa del fatto che non sempre gli istituti scolastici erano pronti a supportare i piccoli alunni con i dovuti strumenti e qui ancora una volta sono state le mamme a farsi carico della situazione e a gestire le mancanze sostituendosi spesso alle insegnati. Molte mamme che hanno chiesto il supporto di una psicoterapia, secondo la testimonianza del dottor Scopel, si sono viste costrette a chiedere un orario diverso sul lavoro con il conseguente timore di un demansionamento.
ProntoPro ha preso in considerazione tutte le attività svolte dalle mamme e le relative paghe orarie riconosciute a chi esercita gli stessi mestieri con una qualifica professionale, attingendo dal proprio database di oltre 600mila professionisti suddivisi su 800 categorie di servizi. Lo scopo, in occasione della Festa della Mamma, è quello di celebrare il valore del loro sforzo e far comprendere quanto costerebbe il lavoro se fosse retribuito come lo sono i professionisti.
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