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10:44 am, 2 Giugno 22 calendario

Petrolio, Opec accelera: produzione aumenta di 648mila barili da luglio

Di: Redazione Metronews
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L’Arabia Saudita è pronta ad aumentare la sua produzione di petrolio già a luglio e ad agosto se il greggio russo dovesse diminuire a causa delle sanzioni internazionali. Lo scrive il Financial Times citando cinque fonti ben informate.

L’Opec+ sta infatti lavorando per compensare il calo della produzione petrolifera russa, dato che la produzione russa è scesa di circa 1 milione di barili al giorno negli ultimi mesi a causa delle sanzioni occidentali contro Mosca per l’Ucraina. Il meeting Opec+ il giorno dopo la visita del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov a Riad ha prodotto un aumento di 648.000 barili al giorno già a partire da luglio-agosto  contro gli attuali 432.000 barili. La raccomandazione è stata votata dal Joint ministerial monitoring committee del cartello.

La volta dell’Arabia saudita sul petrolio

Si tratta di una svolta nella politica petrolifera dell’Arabia Saudita, che finora aveva respinto le richieste della Casa Bianca di aumentare la produzione di greggio. “L’Arabia Saudita ha detto agli alleati occidentali di essere pronta ad aumentare la produzione di petrolio se la produzione russa dovesse diminuire in modo sostanziale sotto il peso delle sanzioni“, scrive il Financial Times.

Riad teme he la crisi energetica potrebbe peggiorare notevolmente quest’anno ed è convinta della necessità di dover mantenere una capacità produttiva di riserva. Ma i timori di una vera e propria carenza di forniture sono aumentati dopo che l’Ue ha approvato un altro round di sanzioni contro Mosca, incluso il divieto di importare petrolio russo via mare.

In passato ci sono state tensioni tra gli Stati Uniti e la leadership saudita, anche con il principe ereditario Mohammed bin Salman (Mbs). L’Arabia Saudita ha ripetutamente rifiutato gli appelli della Casa Bianca e del G7 ad aumentare la produzione di petrolio. Nelle ultime settimane, però, yna delegazione americana di alto livello, tra cui Brett McGurk, coordinatore della Casa Bianca per la politica in Medio Oriente, e Amos Hochstein, inviato per l’energia della Casa Bianca, hanno contribuito a migliorare il rapporto tra i due Paesi, come spiega una fonte diplomatica al Ft.
Fonti vicine ai colloqui hanno affermato che l’Arabia Saudita ha accettato un cambio di posizione per cercare di calmare i prezzi come parte di un riavvicinamento con l’amministrazione Biden. Ha anche offerto rassicurazioni sul fatto che alla fine avrebbe risposto aumentando la produzione se una crisi dell’offerta avesse colpito il mercato petrolifero.

2 Giugno 2022
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