Ucraina
3:25 pm, 1 Giugno 22 calendario
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L’ira del Cremlino per i missili Usa a Kiev

Di: Redazione Metronews
L'ira del Cremlino
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Il Cremlino non nasconde l’ira dopo aver appreso che gli Usa invieranno a Kiev i missili Himars contro obiettivi russi. Il portavoce del governo di Mosca Dmitri Peskov (nella foto) accusa gli americani di «aggiungere benzina sul fuoco».

L’ira del Cremlino per i missili Usa a Kiev

«Riteniamo che gli Stati Uniti stiano aggiungendo benzina al fuoco deliberatamente e di proposito». Sono queste le parole che Peskov ha rivolto questa mattina ha detto ai giornalisti. «Tali rifornimenti non incoraggiano Kiev a riprendere i colloqui di pace», ha aggiunto il portavoce del Cremlino.

Mosca inoltre non crede alle rassicurazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader aveva dichiarato che Kiev non avrebbe attaccato il territorio della Federazione russa se gli Usa gli avessero consegnato lanciarazzi multipli a lungo raggio (Mlrs).

Alla domanda esplicita della Tass se il Cremlino si fidi di Zelensky, Peskov ha replicato: «Per fidarsi è necessario avere esperienza di casi in cui le promesse sono state mantenute. Sfortunatamente, tale esperienza è completamente inesistente».

Incontro Putin Zelensky «solo se firmassero un documento»

Secondo Peskov Mosca non ha mai escluso un possibile incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina. Ma ciò richiede preparativi e comunque un faccia a faccia si terrà solo per la firma di un qualche tipo di documento.

I giornalisti avevano chiesto a Peskov di commentare l’ennesima proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di incontrare il capo del Cremlino, Vladimir Putin.

«Nessuno esclude a priori un simile incontro e nessuno l’ha mai fatto. Tuttavia, deve essere preparato. Se Putin e Zelensky si incontrassero mai, ciò sarà fatto esclusivamente per definire un determinato documento», ha detto Peskov. «Il lavoro sul documento si è interrotto molto tempo fa e non è ripreso», ha poi aggiunto.

Preoccupazione per i missili nucleari russi

Intanto gli occhi del mondo sono rivolti in queste ore a Ivanovo, a nord-est di Mosca. Qui, come riferisce l’agenzia di stampa Interfax, sono iniziate esercitazioni delle forze armate russe nelle quali viene testato un nuovo e potente missile balistico intercontinentale del modello Yars. È un’arma capace di coprire una distanza di 10 mila chilometri. In particolare il modello RS-24 Yars in servizio attivo nelle forze aerospaziali russe, noto anche come Topol-MR, è al centro dell’attenzione internazionale in quanto equipaggiato con testate termonucleari.

Testato per la prima volta nel 2007 e in servizio attivo dal 2010 per sostituire gli oramai obsoleti R-36 e UR-100N, è armato con almeno quattro testate indipendenti. Al marzo 2020, sarebbero in servizio 126 missili RS-24 in versione mobile e 14 in basi fisse. Una nuova versione di quest’arma, denominata Yars-S, è stata introdotta a partire dal 2018.
Il nome Yars è un acronimo della frase «Ya dernaya Raketa Sderzhivaniya», che in russo significa per l’appunto «razzo di deterrenza nucleare».

1 Giugno 2022
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