ucraina
3:57 pm, 31 Maggio 22 calendario

Lavrov in Turchia per trattare sullo sblocco del grano

Di: Redazione Metronews
Lavrov Turchia
condividi

Lavrov andrà in Turchia. Proprio quando sembrava che l’offensiva diplomatica che Ankara ha pazientemente portato avanti dall’inizio dell’anno fosse destinata a fallire, sono arrivate nel giro di due giorni prima la telefonata tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il collega russo Vladimir Putin e oggi il ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu, vero e proprio artefice della strategia turca, ha annunciato la prossima visita nel Paese dell’omologo russo Sergej Lavrov, l’8 giugno. Sul tavolo della trattativa non c’è più il cessate il fuoco. Sebbene questo sia stato l’obiettivo dichiarato del negoziato imbastito da Ankara, Erdogan e Cavusoglu sono stati costretti ad alzare bandiera bianca, almeno per ora. Da un lato Putin ha rifiutato di incontrare il leader ucraino Volodymir Zelensky più volte, respingendo gli inviti di Erdogan a recarsi in Turchia; dall’altro, come ammesso dallo stesso Cavusoglu anche oggi «le immagini provenienti da Bucha e Irpin hanno pian piano allontanato i tavoli della diplomazia».

Lavrov in Turchia l’8 giugno

Impossibile il cessate il fuoco, l’obiettivo ora diventa lo sblocco delle derrate di grano nei porti ucraini, decine di tonnellate il cui destino è legato a doppio filo con quello di centinaia di migliaia di vite e in secondo luogo i prezzi dei generi alimentari di mezzo pianeta. «Siamo pronti a farci carico di un ruolo importante per far uscire dai porti le navi con il grano», ha dichiarato Cavusoglu. Questione centrale per sbloccare le derrate sono le sanzioni con cui l’Occidente ha colpito la Russia. Sanzioni che Ankara ha deciso di non applicare, mentre Cavusoglu oggi ha ricordato che le sanzioni economiche «colpiscono sia chi le applica sia chi le subisce», anzi «anche la Turchia ne ha pagato le conseguenze nonostante non le abbia applicate». «Se ora la Turchia può avere un ruolo è perchè non applica le sanzioni. È chiaro che non sanzionare ci dà dei vantaggi e se ne stanno rendendo conto molti Paesi, sopratutto in Europa», ha detto Cavusoglu, che ha sottolineato come il ruolo della Turchia per far partire le navi che portano il grano è possibile «grazie al rapporto di fiducia costruito con Mosca e Kiev». Tuttavia rimane il nodo delle mine, che impediscono di fatto l’uscita delle navi, sopratutto dal porto di Odessa. Un problema superabile secondo Cavusoglu in 1 o 2 settimane, necessarie alla Russia a ripulire l’area.

31 Maggio 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo