Cinema Milano
6:04 pm, 30 Maggio 22 calendario

All’Arlecchino arriva Fuoricondotta con i ragazzi della Bovisa

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Domani la Cineteca di Milano, nella nuova sede del cinema Arlecchino, presenta in anteprima il film Fuoricondotta di Fabio Martina, che, ispirato a Zero in condotta di Jean Vigo e Gli Anni in Tasca di François Truffaut, racconta con un tono leggero e poetico il mondo della scuola di oggi con le particolarità e le problematiche a cui deve fare fronte dal punto di vista sociale, educativo e culturale. Fuoricondotta (65’) viene proiettato domani, alle 15.30 e alle 17.30, al cinema Arlecchino, via San Pietro All’Orto 9 (biglietto 3 euro); domenica 5 giugno, alle ore 21.30 al Nuovo Armenia, via Livigno 9 (biglietto 5 euro).

Fuoricondotta e i ragazzi della Bovisa

Il lungometraggio è stato girato nel giugno 2021, dopo due anni di pandemia, nella scuola elementare Giacomo Leopardi, costruita negli anni ’20, durante il fascismo, in viale Bodio, e che ospitò come alunno Ermanno Olmi. Su questo periodo della sua vita Olmi scrisse il libro autobiografico Ragazzo della Bovisa. Per questo motivo il film, che ha l’intenzione di mostrare chi sono i ragazzi della Bovisa oggi, è dedicato al grande regista.

Un unico attore nel film, il “preside” Renato Sarti

La trama del film mette in scena l’alternanza tra due esempi paradossali di istituzioni scolastiche: una libera, ma troppo permissiva, e una normativa, ma soffocante rispetto alle mutate esigenze espressive e comunicative degli studenti. Fuoricondotta è stato girato come un documentario d’osservazione, i cui  protagonisti sono attori non professionisti, gli studenti, che interpretano se stessi. Solo il ruolo del preside è affidato a un professionista: l’attore e regista Renato Sarti (nella foto).

Il lavoro del regista con gli studenti

La maggior parte delle scene del film sono state pensate e realizzate dal regista Fabio Martina ricostruendo accadimenti reali sulla falsa riga di ciò che è emerso durante i laboratori di cinema realizzati durante i mesi precedenti nelle scuole dell’Istituto Ermanno Olmi in Bovisa e dell’istituto Sorelle Agazzi in Bovisasca. La sensazione di realtà e verità, restituita sullo schermo grazie a questo metodo, è fondamentale per produrre nel pubblico un effetto di immedesimazione nei personaggi e nei fatti, in modo da portare ad un proficuo e profondo dibattito sul tema sviluppato dal film. La scrittura del film è nata, quindi, seguendo un canovaccio schematico, abbozzato dal regista con i suoi collaboratori, arricchito dalle esperienze, dalle emozioni e dalle riflessioni dei giovani studenti.
30 Maggio 2022
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