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6:53 pm, 29 Maggio 22 calendario
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Peste suina anche nel reatino, 15 cinghiali malati nel Lazio

Di: Redazione Metronews
Peste suina reatino
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La Peste suina africana ha raggiunto anche il reatino. Le autorità sanitarie hanno confermato il virus in un cinghiale nella zona di Borgo Velino, vicino Rieti. Nelle prossime ore il commissario straordinario alla Psa Angelo Ferrari,la Regione e l’Asl avvieranno assieme alla prefettura l’iter per una nuova zona rossa di perimetrazione proprio nel reatino. Con l’esemplare risultato positivo oggi salgono a 15 i cinghiali malati di peste suina, 14 dei quali a Roma.

Peste suina anche nel reatino, 15 cinghiali ammalati nel Lazio

La nuova zona rossa servirà soprattutto a salvaguardare gli allevamenti di suini. Un’ulteriore conferma al provvedimento imminente l’ha data nel primo pomeriggio l’assessore regionale alla Salute Alessio D’Amato. Per il momento le autorità sono al lavoro soprattutto per contenere gli spostamenti dei cinghiali. Gli abbattimenti, annunciati in concomitanza con i primi casi di peste suina tra i cinghiali del parco dell’Insugherata, non sono ancora all’ordine del giorno.

Si susseguono intanto le segnalazioni dei residenti, in particolare a Roma nord, che denunciano la presenza di cinghiali, spesso aggressivi, anche in prossimità di luoghi sensibili. Come è accaduto alcuni giorni fa davanti al policlinico Gemelli, con la polizia locale che cercava di allontanare un branco di ungulati dall’ospedale.

Cia: più risorse contro il virus

La Cia Agricoltori italiani ha lanciato per prima l’emergenza del nuovo caso di peste africana nel reatino, due giorni prima della conferma ufficiale di oggi. Nel farlo aveva anche sottolineato i rischi per l’economia locale. La provincia di Rieti, e in particolare la zona di Amatrice, esporta in tutta Italia e nel mondo il suo guanciale di suino Dop. L’eventuale passaggio del virus da cinghiali a maiali potrebbe avere effetti devastanti, come ha spiegato il presidente di Cia Agricoltori italiani, Cristiano Fini.

L’associazione chiede di incrementare le risorse del Governo e di indennizzare al 100% le aziende colpite nelle zone rosse (Piemonte, Liguria, Lazio), come richiesto anche dal governatore Zingaretti.

L’obiettivo è di evitare danni irreparabili che portino alla fase 3 dell’emergenza, con il passaggio del virus al maiale. Fini ha auspicato anche un maggiore coinvolgimento delle associazioni agricole e il sostegno della polizia provinciale nei piani regionali di abbattimento selettivo dei cinghiali a contrasto della Psa.

La presenza del virus in focolai distanti centinaia di chilometri dimostra come il patogeno riesca, ormai, a spostarsi con grande facilità su tutto il territorio. «Gli attuali 15 milioni per la misure di biosicurezza negli allevamenti non sono più sufficienti ora che la Psa dilaga nel Lazio e sta pericolosamente minacciando Umbria, Abruzzo e Toscana, mettendo a rischio una popolazione nazionale di 9 milioni di capi», ha aggiunto Fini.

 

29 Maggio 2022
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