Roma, un parco giochi in ricordo del “pacificatore” Rabin
Un parco giochi a Roma in memoria del premier israeliano Yitzhak Rabin, Premio Nobel per la Pace ucciso nel 1995, che come ha ricordato nel suo messaggio il presidente del Consiglio Mario Draghi, è stato «un punto di riferimento per coloro che credono nel negoziato per risolvere le controversie anche in situazioni violente».
L’evento, l’inaugurazione dell’area ludica a Villa Ada donata dall’Ambasciata di Israele nel centenario della nascita del grande statista, ha riunito centinaia di ospiti nel parco, dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Presenti ministri del governo, parlamentari di tutte le forze politiche, leader di partito come Giorgia Meloni e Matteo Salvini, membri delle istituzioni e della comunità ebraica. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha scoperto la targa in onore di Rabin, vicino alla nuova area giochi del parco.
«A ventisette anni dalla morte di Rabin, condanniamo in modo fermo e inequivocabile il fanatismo che gli tolse la vita e che, oggi come ieri, ostacola spesso il percorso verso la pace – ha proseguito Draghi – il coraggio, il pragmatismo, la capacità di mediazione di Rabin sono qualità essenziali per tutti i leader politici che si impegnano per il rispetto dei diritti dei popoli e la convivenza pacifica fra le nazioni. Nell’auspicio che questi valori trovino riscontro nel Medio Oriente e nel mondo». Il premier laburista israeliano Yitzhak Rabin fu ucciso nel 1995 a Tel Aviv da Ygal Amir, un colono ebreo estremista. Rabin nel 1993 aveva firmato a Oslo con Arafat gli accordi di pace per il Medio Oriente.
Un parco giochi alla memoria
«Nella nostra memoria collettiva, la figura di Yitzhak Rabin incarna la ricerca incessante della pace. La tregua raggiunta con l’Egitto negli anni ’70, gli Accordi di Oslo del 1993 che gli valsero il Premio Nobel per la Pace, e il trattato con la Giordania nel 1994 non sono soltanto momenti chiave nella storia di Israele e del Medio Oriente – ha sottolineato Draghi – sono un punto di riferimento per tutti coloro che credono nel negoziato come l’unico modo per risolvere le controversie, anche le più aspre e violente. Una lezione che Yitzhak Rabin ha lasciato a tutti noi e che mantiene intatto il suo valore anche nella tragica attualità di questi giorni». Rabin «ha incarnato una promessa e al contempo una possibilità concreta di pace, non solo per una regione dalla storia travagliata ma per il mondo intero – ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – soprattutto oggi in un contesto internazionale segnato dal ritorno sul continente europeo della guerra causata dall’illegale aggressione russa contro l’Ucraina, e dalle sue drammatiche conseguenze, prima di tutto umanitarie, comprendiamo appieno il valore dell’eredità di Rabin». Di Maio ha ricordato il legame tra Italia e Israele, «la nostra profonda storia di amicizia che oggi vede questa occasione per celebrare un grande personaggio legato alla pace, Rabin. Dedicare alla sua memoria un’area per bambini – ha concluso – ha un significato altamente simbolico, mettendo in luce il suo impegno a lasciare alle generazioni future un mondo migliore».
Una vita di pace
«Questa giornata dedicata ad un Nobel per la pace ha un significato molto importante per tutti noi perchè è un messaggio che oggi parte da qui in un momento così delicato per il nostro Paese per chi la pace l’ha rappresentata davvero in tutta la sua vita e anche a rischio della sua vita». Ha detto la presidente del Senato, Elisabetta Casellati.
“Gli accordi di Abramo continuano la visione di Yitzhak Rabin che erano quella di una pace nella sicurezza e con Gerusalemme capitale di Israele – ha invece sottolineato l’ambasciatore israeliano in Italia, Dror Eydar -Nei miei anni da ambasciatore, ho imparato a conoscere la profondità del nostro rapporto. L’intima collaborazione tra i nostri due eserciti, tra le agenzie di intelligence e ora nel cyber. Per noi, difendere l’Italia è come difendere Israele”, ha aggiunto Eydar, ricordando come “durante la pandemia, ci siamo incontrati ogni settimana, i Ministeri della salute di Israele e d’Italia, per scambiarci informazioni e imparare dalle reciproche esperienze”.
«L’Italia resta convinta che una soluzione a due Stati, giusta e sostenibile, negoziata direttamente tra le parti, in linea con i parametri stabiliti dal diritto internazionale e dalle rilevanti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, sia la sola via per la pace e la stabilità della regione», ha precisato il ministro Di Maio.
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