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2:21 pm, 23 Maggio 22 calendario

Ue: “Catasto? Non è detto che aumenti tasse, conta aliquota”

Di: Redazione Metronews
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Il catasto? «E’ possibile aggiornare i valori catastali per renderli più conformi all’attuale valutazione di mercato» e «se questo porti o meno a un gettito superiore dipende dall’aliquota fiscale applicata alla base rivista. E questa è una scelta politica». Lo ha dichiarato un alto funzionario europeo rispondendo a una domanda sull’aggiornamento dei valori catastali in Italia.

La Ue e il catasto da riformare

«Come parte delle raccomandazioni» della Commissione europea agli Stati membri «c’è un’indicazione specifica all’Italia che si riferisce alla riforma fiscale in corso e viene citata la revisione dei valori catastali, ma questo viene raccomandato anche ad altri Paesi membri» ed si tratta «di una riforma che la Grecia ha recentemente completato».

La fonte Ue ha dunque usato l’esempio del provvedimento del governo di Atene che ha «significativamente aggiornato i valori catastali», ma successivamente «non c’è stato un aumento del prelievo fiscale generale». «Si tratta di una scelta di equità» con la quale «alcune persone ovviamente pagano di più, ma questo è collegato alla valutazione» dei valori degli immobili, ha concluso il funzionario europeo.

“Valori obsoleti”

«I valori catastali, che servono come base per il calcolo dell’imposta sugli immobili, sono in gran parte obsoleti». E’ quanto ha evidenziato la Commissione europea nelle parte dedicata all’Italia delle raccomandazioni agli Stati membri. «Il numero e la portata delle spese fiscali, inclusa l’Iva, sono elevate e dovrebbero essere intraprese azioni per ottimizzarle», si legge ancora nel documento. «Infine, nonostante le entrate relativamente elevate delle tasse sull’energia in Italia, la loro progettazione non promuove sufficientemente la transizione verso tecnologie più pulite, anche a causa dell’ampio uso di sussidi dannosi per l’ambiente», ha precisato l’esecutivo europeo. «Queste diverse dimensioni sono coperte dalla legge delega per la riforma fiscale, presentata dal Governo a fine 2021, che, a seguito dell’adozione, dovrebbe trovare attuazione con decreti legislativi», conclude il paragrafo dedicato al fisco italiano.

Gentiloni

Nelle raccomandazioni della Commissione Europea all’Italia si chiede di “aggiornare i valori catastali ai valori attuali di mercato. Penso che questo non rappresenti una richiesta di aumento delle tasse o di reintroduzione di tasse nella prima casa, ma rappresenti una necessità per l’Italia, di cui penso il governo italiano sia pienamente consapevole”, dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, in conferenza stampa a Bruxelles. “Infatti – conclude – sta preparando misure in questa direzione”. «La Commissione non ha nessuna intenzione di massacrare nessuno» di tasse.

Le riforme

Il quadro che traccia la Commissione, per quanto riguarda il fisco italiano, è tutt’altro che roseo: «La pressione fiscale sul lavoro in Italia è elevata e il profilo delle aliquote fiscali marginali effettive sul reddito delle persone fisiche è caratterizzato da forti discontinuità”; «il cuneo fiscale sul lavoro rimane molto elevato a tutti i livelli di reddito rispetto ad altri Stati membri dell’Ue» e «altre fonti di entrate, meno dannose per la crescita, sono sottoutilizzate, lasciando spazio per ridurre ulteriormente il carico fiscale sul lavoro in modo neutrale dal punto di vista del bilancio». E ancora: «I valori catastali, che servono come base per il calcolo dell’imposta sugli immobili, sono in gran parte superati. Il numero e la portata delle spese fiscali, inclusa l’Iva, sono elevati e dovrebbero essere intraprese azioni per razionalizzarle.
Una fonte europea ha tuttavia spiegato che «la riforma del sistema fiscale e del catasto è molto importante per incentivare offerta di lavoro e equità fiscale, ma non è una condizione per l’erogazione dei fondi del Recovery fund».

L’esecutivo europeo chiede interventi importanti anche sul fronte della transizione energetica: «ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e diversificare l’importazione di energia. Superare le strozzature per aumentare la capacità di trasmissione interna del gas, sviluppare interconnessioni elettriche, accelerare la diffusione di ulteriori capacità di energia rinnovabile e adottare misure per aumentare l’efficienza energetica e promuovere la mobilità sostenibile». Anche perchè «l’Italia ha spazio per continuare ad adottare misure per facilitare l’autorizzazione di progetti di energia rinnovabile. Inoltre, gli obiettivi dell’Italia in termini di efficienza energetica potrebbero non essere sufficienti per affrontare queste sfide nè per soddisfare le ambizioni del pacchetto Fit-for-55». Non solo. «La strategia di efficienza energetica per il settore edile si basa principalmente su misure temporanee e dovrebbe essere integrata da una strategia a medio e lungo termine, che comprenda misure più efficaci per l’efficienza energetica nelle imprese, in particolare nell’industria», afferma ancora la Commissione.

In sostanza Bruxelles chiede all’Italia di «garantire una politica di bilancio prudente, in particolare limitando la crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale» e per il periodo successivo al 2023, «perseguire una politica di bilancio volta a conseguire posizioni di bilancio prudenti a medio termine e a garantire una riduzione del debito credibile e graduale e la sostenibilità di bilancio a medio termine attraverso il consolidamento, gli investimenti e le riforme graduali».

E per riuscirci bisogna accelerare sulle riforme. «Al fine di ridurre ulteriormente le tasse sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema, adottare e attuare opportunamente la legge delega sulla riforma tributaria, in particolare attraverso la revisione delle aliquote marginali effettive, l’allineamento dei valori catastali ai valori correnti di mercato, la razionalizzazione e la riduzione delle spese fiscali, anche per l’Iva, e le sovvenzioni dannose per l’ambiente garantendo equità e riducendo la complessità del codice tributario». Quindi «procedere all’attuazione del Piano per la ripresa e la resilienza, in linea con le tappe e gli obiettivi» decisi.

23 Maggio 2022
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