STRAGE DI CAPACI
6:47 pm, 22 Maggio 22 calendario

Giovanni Falcone, 30 anni dalla strage di Capaci

Di: Redazione Metronews
Falcone Capaci
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Domani cadrà il 30° anniversario della strage di Capaci, in cui morirono Giovanni Falcone (con la moglie Francesca Morvillo e con i ragazzi della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani). Neanche due mesi dopo, il 19 luglio, in via d’Amelio la mafia sterminava Paolo Borsellino e quanti erano con lui (Agostino Catalano, Vincenzo Limuli, Walter Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi).

«Trent’anni sono il tempo di una generazione. I ragazzi di oggi nel 1992 ancora non erano nati, perciò ora più che mai è importante coltivare la memoria di fatti e persone che hanno cambiato la storia di questo nostro Paese. A loro abbiamo voluto dedicare questa speciale occasione. Anche quest’anno abbiamo avuto al nostro fianco le scuole italiane, gli insegnanti che, pur tra mille difficoltà, hanno lavorato per portare tra i ragazzi la cultura della legalità e del rispetto dei valori della democrazia e della giustizia. E hanno raccolto il nostro invito: dar vita alla loro creatività realizzando un lenzuolo dedicato a una vittima delle mafie. Ne sono arrivati in Fondazione oltre mille. Segno che ancora una volta la scuola ha risposto con entusiasmo al nostro appello e che questi trent’anni non sono passati invano». Lo afferma Maria Falcone.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Falcone, il ricordo 30 anni dopo la strage di Capaci

Domani saranno molte le iniziative istituzionali a Palermo ed in tutta Italia. Dalle 10 alle 11.30 la cerimonia dal palco speciale allestito al Foro Italico che sarà trasmessa in diretta su Rai1. La Ministra Cartabia partecipa alla commemorazione alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Attesi anche i ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dell’Interno Luciana Lamorgese, dell’Università Maria Cristina Messa, degli Esteri Luigi Di Maio, il capo della Polizia Lamberto Giannini, il Procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, i vertici degli uffici giudiziari.

Alle 12 a Palermo, nel complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo, nel quartiere Kalsa, il focus sarà concentrato sulla cooperazione giudiziaria internazionale. Il ministro Cartabia interviene all’evento organizzato dalla Fondazione Falcone e dal ministero degli Esteri dal titolo “La vocazione globale del pensiero di Giovanni Falcone: la proiezione internazionale della lotta alla mafia”.

Alle 15, nella Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri in Piazza Marina 61, a Palermo,  l’appuntamento “In ricordo di Francesca Morvillo”, moglie di Falcone, unico nome femminile sulla stele delle vittime di Capaci. La ministra partecipa all’iniziativa promossa dall’Università degli Studi di Palermo per rendere omaggio alla figura, spesso rimasta in ombra, dell’unica magistrata donna uccisa per mano mafiosa.

Dopo la proiezione di un video, la scopertura della targa e l’intitolazione a ”Francesca Laura Morvillo” della Biblioteca interdipartimentale di discipline umanistiche. Poi seguirà la presentazione del libro “Non solo per amore. In memoria di Francesca Morvillo” (ediz. Treccani), a cura di Cetta Brancato, Giovanna Fiume, Paola Maggio, di cui la guardasigilli ha firmato la prefazione.

Falcone avrebbe oggi 83 anni

Il 18 maggio avrebbe compiuto 83 anni, Giovanni Falcone, nato a Palermo il 18 maggio 1939. Il padre, Arturo, era direttore del Laboratorio chimico provinciale. La madre, Luisa Bentivegna, casalinga. Terzo figlio dopo due sorelle, Anna e Maria, amava lo sport. Era cresciuto alla Kalsa, l’antico quartiere arabo nel cuore di Palermo, dove si intrecciavano destini diversi. Dopo il liceo classico e la facoltà di giurisprudenza era diventato magistrato.

Tra i primi a comprendere la struttura unitaria e verticistica di Cosa nostra, Falcone ha creato un metodo investigativo diventato modello nel mondo. Rigorosa ricerca della prova, indagini patrimoniali e bancarie, ostinata caccia alle tracce lasciate dal denaro e lavoro di squadra sono stati i suoi fari. Le armi con le quali, insieme al pool antimafia, ha istruito il primo maxiprocesso a Cosa nostra che si concluse con 19 ergastoli e condanne a 2.665 anni di carcere.

Oltre 40 anni fa Giovanni Falcone capì che le mafie si apprestavano a varcare i confini italiani e teorizzò l’importanza della cooperazione giudiziaria internazionale. A lui, al suo lavoro, al suo sacrificio è stata intitolata la risoluzione approvata all’unanimità da 190 Paesi nel corso della X Conferenza delle Parti sulla Convenzione di Palermo del 2000 contro il crimine transnazionale che si è tenuta a Vienna ad ottobre del 2020.

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