Milan, un’attesa lunga 11 anni. La fiducia di Ciro Ferrara

CALCIO – Ciro Ferrara “spinge” e incoraggia il Milan con tutta la sua fiducia: vede un Diavolo «maturo, equilibrato». E premesse complemetante diverse dall’ultima di campionato che, drammaticamente, visse lui a Perugia, vestendo la maglia della Juventus…

Lazio-Inter e Perugia-Juventus: attese scaramantiche

Ventidue maggio 2022: come suonerà, per i posteri, questa data? Mentre l’Italia nerazzurra gufa disperatamente, sognando a occhi aperti che un dì il 22 maggio faccia rima con il 5 maggio (del 2002), o con il 14 maggio (del 2000), quando l’Inter contro la Lazio e la Juventus a Perugia persero all’ultima di campionato un titolo già semi-cucito sul petto, bene, mentre gli aruspici e gli jettatori maneggiano le pozioni, il Diavolo si concentra sull’obbiettivo segretamente, silenziosamente, rabbiosamente.

Al Milan basta un pari: ultimo titolo, 11 anni fa

Basta un pari per agguantare un titolo atteso da 11 anni, anche se il Sassuolo (domenica alle 18, arbitra Doveri), si sa, è uno di quei clienti che non ammettono distrazioni. Di sicuro, Pioli sa di avere una squadra in salute: tutti a disposizione, dunque attacco affidato a Giroud e al probabile terzetto Leao-Krunic-Saelemaekers, con Tonali (incoronato ieri miglior giocatore di maggio) dietro a cucire. E che vinca il migliore. Migliore che, per Ciro Ferrara, è il Milan.

Ferrara, «Colpi di scena? No. I rossoneri nhanno continuità mentale»

L’ex difensore della Juventus, a Perugia, c’era. E il suo verdetto è sereno: «Non prevedo colpi di scena, il Milan è forte, giovane ma già maturo». Nessuna nuvola fantozziana (anzi, si prevede un sole splendido): «Al di là dei due punti di vantaggio, il Milan ha dimostrato una continuità mentale molto forte. E lo dico già da prima della partita dell’Inter contro il Bologna, in cui tutti pensavano che per i nerazzurri fosse semplice». Già, sembra facile.