Teatro Milano
3:03 pm, 16 Maggio 22 calendario

Sieni e Cuticchio, la danza e i pupi scoprono il movimento

Di: Patrizia Pertuso
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TEATRO Nudità, di scena domani e dopodomani al Piccolo Teatro Grassi, per il Festival Presente Indicativo, è il risultato dell’incontro tra il coreografo Virgilio Sieni e il maestro puparo Mimmo Cuticchio. Insieme, spiegano, hanno voluto compiere un “viaggio” che porta sul palco l’origine: dell’uomo e, soprattutto, del movimento; di ogni piccolo gesto che il corpo può compiere ma che, spesso, dimentica. In questo momento originario non ci sono scene né orpelli, ma soltanto nudità. Un solo danzatore in scena è accompagnato da una marionetta ridotta all’ossatura in legno del corpo su cui è montata una testa senza alcun orpello, mossa da Cuticchio.

Il risultato è un continuo rincorrere e rincorrersi attraverso il doppio del ballerino nella testa di legno, sfiorarsi, scoprirsi, conoscersi e – perché no – muoversi insieme.

Sieni: «Alla scoperta di un’archeologia sorgiva»

«Questo lavoro – spiega Virgilio Sieni – è iniziato come un laboratorio per studenti alla scoperta di una “archeologia sorgiva”, qualcosa che guida l’uomo fin dalle sue origini, Abbiamo voluto assimilare quei gesti già conosciuti ma spesso dimenticati e in questo percorso la marionetta è stata fondamentale: la sua riduzione ad una pura ossatura, la spoliazione dal personaggio, il mostrare soltanto le articolazioni ci ha portati a sottolineare movimenti ed emozioni a questi connesse».

«Il lavoro – prosegue Sieni – è partito da punti primari come lo stare in piedi, il sorreggersi, il sostenersi e provare poi empatia e compassione per l’altro. Il tutto, cercando di ritrovare elementi come il gioco, il contatto, l’attesa: il toccare costruisce la narrazione dello spettacolo».

Il “gioco” di Mimmo Cuticchio

Mimmo Cuticchio è pienamente d’accordo sull’aspetto ludico di cui parla Sieni: non potrebbe essere altrimenti per chi come lui ha scelto di fare il puparo, di dar vita alle sue 1380 marionette censite, create tanto per spettacoli tradizionali quanto per messinscene più innovative.

«Il nostro incontro – confessa Cuticchio – è stato come quello tra due bambini che hanno giocato insieme ad altri bambini, coloro che hanno partecipato al laboratorio. Diverse volte mi hanno chiamato “traditore” perché non facevo esibire solo Rinaldo, Orlando e Angelica, ma anche personaggi come Cagliostro. Per ogni spettacolo ho creato i pupi adatti: stavolta bisognava spogliarli per vedere come siamo. D’altra parte, i pupi nascono nudi: sono puri, in legno, senza gli occhi disegnati. Così quella marionetta diventa da una parte un naufrago perché privata della sua identità di personaggio, dall’altra il doppio dell’attore».

Cuticchio: «Ho dovuto togliere l’angelo perché Sieni non sa volare»

Certamente tra la testa di legno e il suo manovratore esiste un rapporto particolare che corre lungo i fili legati al bilancino e mossi dalle mani del creatore. Stavolta si crea una sorta di ménage à trois in cui i protagonisti sono i corpi, mossi e agiti attraverso la danza, la purezza del movimento dell’ossatura del pupo e la magia delle mani del maestro puparo.

«All’inizio – spiega ancora Cuticchio – abbiamo giocato con diverse marionette. Poi, ho dovuto togliere l’angelo perché Virgilio non riusciva a volare… Ci siamo abbandonati all’improvvisazione senza cedere alla tentazione di compiere troppi movimenti mentre io guardavo il pupo e Virgilio, il pupo guardava Virgilio e me, e Virgilio guardava noi due. Così, di improvvisazione in improvvisazione, abbiamo lavorato scambiandoci le nostre conoscenze».

Sieni: «La danza e la marionetta sconfiggono la gravità»

Rispetto al rapporto tra il corpo del danzatore e quello della marionetta, Sieni spiega che si è basato sul «concetto di gravità. La nostra vita si basa sul concetto di non sopperire, su una canalizzazione su un piano orizzontale. La marionetta è tangente al suolo, invece, ed esprime così un concetto quasi sacrale di sospensione della gravità». Esattamente come la danza. Ecco, dunque, che l’arte di Tersicore e l’ancestrale idea del “legno animato”, della maschera, del doppio dell’attore trovano terreno comune sul quale muoversi. Anzi, volteggiare.

Info e biglietti su https://www.piccoloteatro.org/it/pages/prossimi-spettacoli

PATRIZIA PERTUSO

 

16 Maggio 2022
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